Come si deve ripartire?
«Mettendo una pietra sopra questa stagione ma soprattutto sapendo su chi si vuole puntare».
Cosa intende?
«Bisogna capire cosa è successo all’interno dello spogliatoio e fare pulizia se ci sono problematiche. Una cosa è certa: ci saranno dei cambi».
Insomma, lei parla innanzitutto dell’umore dello spogliatoio.
«Beh, il fatto che alcuni chiedano di andar via mi fa riflettere».
Perché?
«La trovo una cosa inconcepibile. Per me Napoli e la tifoseria di Napoli non si trovano da nessuna parte, quindi se qualcuno addirittura chiede di andar via se ne pentirà. Di sicuro. Se uno se la prende per qualche insulto arrivato in un campionato disastroso allora vada via: glielo dico io».
E per chi resterà?
«Scordiamoci il passato. Questo deve essere il motto. Solo così si può trovare la forza necessaria per andare avanti. Adesso basta tornare ancora su quegli episodi, su cosa non è andato, su cosa è stato sbagliato… La testa deve andare al futuro e quanto di buono questa squadra sia capace di fare. Perché ne è capace: ne sono certo».
Come mai lo dice con tanta sicurezza?
«Non lo dico io, lo dicono i risultati. Questa è la stessa squadra che ha dominato il campionato 2022-2023 arrivando a vincere lo scudetto. È la dimostrazione che le qualità ci sono, ma vanno solo ritrovate le convinzioni che per me sono solo nascoste nella testa dei calciatori».
E cosa è successo allora?
«I problemi possono capitare a tutti ma l’importante è capire che se hai vinto lo scudetto non è stato un caso: la squadra è forte. Ecco perché bisogna cancellare tutto. Le qualità ci sono, lo ripeto».
Si parla tanto di una possibile rifondazione in estate…
«Se così deve essere, ben venga. Ma attenzione, la rifondazione va fatta per creare una spina dorsale forte, dal portiere all’attaccante, e deve essere realmente forte altrimenti non si va da nessuna parte».