PARTENOPE attende il Gasp. Ieri nuovi contatti con De Laurentiis e il ds Manna. I dettagli

Arriva il giorno clou per la panchina della rifondazione ADL in pressing su Gasperini

 

Resta in lizza Conte

 

Il tecnico della Dea è ancora indeciso se accettare l’offerta azzurra o restare a Bergamo dopo il trionfo in Europa League: oggi incontrerà Percassi e deciderà

 

 

P artenope sfida la Dea: tutte le donne del vincente. Gian Piero Gasperini, l’uomo con la medaglia e la coppa dell’Euroleague, tiene con il fiato sospeso due società: da un lato c’è Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli che lo ha scelto per la rifondazione, e dall’altro Antonio Percassi, il presidente dell’Atalanta che dopo aver toccato con un dito il cielo d’Europa spera di continuare a scrivere con lui la favola della Dea in Champions e in campionato. Già, ma Adl ha fretta: vuole e deve accelerare il processo di ricostruzione (già partito). E poi ce l’ha anche il ds Manna, il manager che dovrà affrontare una campagna di mercato estremamente delicata e complessa. E così, ieri, i due si sono messi al telefono: hanno chiamato Gasp insieme e poi da soli. Ma alla fine la risposta è stata sempre la stessa: deve prima incontrare Percassi, cosa che accadrà oggi, soprattutto perché è un tecnico sotto contratto (fino al 2025). E ancora: al di là degli aspetti burocratici e formali, Gasperini vuole garanzie tecniche. Vuole entrare nei meandri e nelle p ieghe del futuro dell’Atalanta. Ha bisogno di capire i piani e chiederà a Percassi di comprendere le prospettive legate alla rosa, agli acquisti, alle conferme e alle cessioni: tutto normale, tutto legittimo considerando che tra qualche mese dovrà andarsi a giocare la Champions League, la Supercoppa europea contro la vincitrice della Champions e l’Uefa-Conmebol Club Challenge contro LDU Quito, oltre al campionato e alla Coppa Italia. «Sono un po’ in una situazione dove hai moglie e figli e incontri una donna bellissima. Non so se il paragone regge…», ha detto ridendo sul prato del dell’Aviva Stadium di Dublino, guardando il trofeo appena vinto. Una sfida suggestiva, dicevamo: Partenope contro la Dea. E poi ha aggiunto: «Queste cose si devono risolvere in pochissimo tempo». Almeno su una cosa è già d’accordo con il Napoli. Già. Napoli che nel frattempo non ha mai chiuso le altre piste. Compresa la più complessa: Antonio Conte.

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