Quando si dice amore a prima vista. Luis e donna Flora, una vita insieme sotto il cielo di Napoli. Entrambi brasiliani, lui sbarcò in città dal Botafogo: non eccessivamente tecnico ma veloce, di temperamento, gran fisico e potente di muscoli, ecco perché era soprannominato “au leau” che a Napoli diventerà per sempre “o’ lione”. Vinicio era in giro per l’Europa per amichevoli, Monzeglio rimase colpito, chiamò Lauro: «Dobbiamo prenderlo subito». O’ lione tentennò: «Vorrei tornare in Brasile per completare gli studi di architettura e prendere la laurea». Il manager lo convinse subito: «Sali immediatamente sul primo treno per Napoli e non lo mollare, pensa al calcio e a guadagnare». Voleva tornare a casa perché lo aspettava la bellissima Flora e il trasferimento in azzurro fu la causa del loro allontanamento.
Ma il destino divenne un alleato prezioso e insperato. Stava diventando già l’ultimo mito degli anni cinquanta di Napoli quando un giorno, passeggiando per via Caracciolo, l’occhio si posò sulla pubblicità portata in giro da un pullmino che invitava i napoletani allo spettacolo di una compagnia brasiliana. Si sentì chiamare più volte, in quella compagnia riconobbe Flora e da quel momento non si lasciarono più. La città toccò con mano la popolarità raggiunta dalla coppia nel giorno del loro matrimonio nella chiesa di San Francesco in piazza del Plebiscito. Scesero da una Cadillac, il Comandante Lauro gli fece da testimone, la basilica era stracolma, la piazza li festeggiò e li benedisse a lungo.
Il matrimonio perfetto, la coppia ideale, la famiglia messa su con figli napoletani, armonia totale con la città. Venne boicottato da parte della squadra, la gente capì, al Vomero esposero uno striscione: «Vendetevi l’anima ma non Vinicio». Se ne andò al Bologna ma donna Flora e i figli non mollarono, la famiglia è rimasta qui. Tra Posillipo e le passeggiate tra i vicoli di Chiaia per lo shopping non era difficile incontrarli: un rapporto talmente intenso e passionale che sette anni fa, dopo sessant’anni, si risposarono nella chiesa della Madonna della Consolazione a Villanova. Con pranzo nello stesso ristorante D’Angelo in via Aniello Falcone. Oggi Luis saluterà per l’ultima volta donna Flora (88 anni) nella chiesa della Madonna della Consolazione (ore 15) in via Manzoni: l’eremo di una vita felice, dove il Napoli capolavoro del ’75 e l’unione della famiglia hanno sempre rappresentato i ricordi più belli di una vita trascorsa insieme. «Il nostro destino è qui, non lasceremo mai Napoli», dissero dopo essersi risposati.
Fonte: mattino.it