Stand by Osi. Manca l’offerta per dire addio, c’è la clausola ma gli interessati potrebbero offrire varie contropartite

LE PROSPETTIVE

 

Come il gemello, come Kvara, c’è pure lui nella lista del Psg, un anno fa titolare di un’offerta da 150 milioni rifiutata da De Laurentiis; anche il Manchester United fece molto sul serio per un periodo, ma la risposta di Adl fu ancora picche. Nada, niente per nessuno. Bene: lo United, però, ci sta pensando ancora, esattamente come il Chelsea, anche se in entrambi i casi perderebbe la Champions e si dovrebbe accontentare al massimo dell’Europa League (le speranze dei Red Devils sono legate alla vittoria della FA Cup). La valutazione di Osimhen, almeno quella di partenza, è cristallizzata dalla clausola rescissoria compresa tra 120 e 130 milioni inserita nel suo contratto: chi la pagherà, se Victor sarà d’accordo, lo porterà a casa. In Arabia Saudita sono pronti da un anno a coprirlo d’oro, ma il giocatore è ambizioso, ha sogni e aspirazioni: ha 25 anni, è nel pieno della carriera e vuole giustamente vivere grandi giorni e notti magiche di calcio. Meglio ancora se in Premier: dove il Chelsea, a parziale copertura dell’importo, potrebbe provare a inserire Lukaku o magari Casadei come contropartita parziale; e lo United, invece, Greenwood. Il Psg, che resta sullo sfondo anche perché Osi a Parigi è di casa (ci è andato anche a inizio settimana peruna visita lampo di una giornata), potrebbe invece proporre Ugarte o Kolo Muani, in lista di sbarco. Ma queste sono ipotesi, idee, progetti, programmi: per il momento al Napoli non è stata ancora recapitata un’offerta concreta. E comunque bisognerebbe anche valutare i margini di trattabilità concessi da De Laurentiis: difficile che possa smorzare oltemodo i termini della domanda; scontato che da questa cessione voglia ricavare il massimo, anche perché sostituire Osimhen, senza l’appeal della Champions, non è mica una missione facile.  

CalciomercatoNapoliOsimhen
Comments (0)
Add Comment