La rifondazione di ADL è già nel vivo con le scelte di allenatore e direttore
Si attende la risposta del tecnico «A fare la differenza è la sfida, giochiamo la finale e poi decido»
Il nuovo ds Manna assumerà l’incarico la prossima settimana
«LA SFIDA».
Ieri, dopo la vittoria con il Lecce e la qualificazione, Gasperini è stato anche interrogato sul futuro. Senza mezzi termini: resta all’Atalanta o va? «Giochiamo la finale e poi si deciderà», l’inizio soft.
«Per me la differenza è sulla sfida. E la sfida è su quanto si è credibili nelle scelte e nelle valutazioni. La Champions ha un valore enorme, ma per me è sempre più importante la sfida. La mia vita è fatta di queste cose. Capiremo tutto dopo la finale».
E sia.
PRIMA SCELTA. Il gruppo va rimodellato, sembra inevitabile alla luce degli ultimi risultati, e va da sé che la prima operazione dovrà riguardare l’allenatore. Il leader tecnico. L’uomo a cui sarà affidata la rigenerazione del gioco, dell’anima e della testa della squadra. Il primo della lista, il prediletto per tutta una serie di valutazioni, si chiama Gian Piero Gasperini, 66 anni, il vate della Dea che mercoledì ha giocato la finale di Coppa Italia contro la Juve (sconfitta 1-0); ieri ha conquistato la qualificazione aritmetica alla prossima Champions; e mercoledì a Dublino è attesa dalla finale di Europa League al cospetto dei campioni di Germania del Bayer Leverkusen, ancora imbattuti in questa stagione in tutte le competizioni. Numeri a parte, il dato interessante per il Napoli è un altro: il Gasp, legato all’Atalanta da sentimenti profondi coltivati per otto anni nonché da un contratto in scadenza nel 2025, ha dimostrato una certa apertura ma ora deve dare una risposta. Con tutto il rispetto dovuto ai suoi impegni prestigiosi e importanti, il Napoli ha fretta di continuare a progettare. Fonte: CdS