Calzona abbandona la nave: «Qui una catastrofe, problemi fuori dal campo. Futuro? Ci penserà solo De Laurentiis»

«Oggi mi fa male poco perché la squadra ha fatto la prestazione. Giocavamo contro la Fiorentina che non è una squadra da poco, una squadra con organico importante». Francesco Calzona si lecca le ferite, il Napoli non svolta nemmeno a Firenze: «La squadra mi è piaciuta per la prima mezz’ora, poi dopo il loro pareggio ci siamo disuniti per dieci minuti e abbiamo poi preso il secondo gol. Però il secondo tempo abbiamo alzato il baricentro praticamente di venti metri e abbiamo fatto secondo me una buona partita, abbiamo avuto occasioni da rete. Non abbiamo vinto, sappiamo che il nostro problema è che eravamo condannati a vincere e siamo condannati a vincere. Questo lo sappiamo e sicuramente non aiuta».

E il futuro come sarà? «A questo ci deve pensare la società per il prossimo campionato. Avranno le loro strategie, per cui ne ha parlato il presidente e nessun altro. Avranno le loro strategie e sapranno cosa fare per ridare vitalità a questa squadra e per tornare nelle posizioni che gli competono» ha tagliato corto Calzona a Dazn.

Anche a Firenze due gol presi per qualche errore di troppo: «Oggi abbiamo preso gol su punizione e su un disimpegno errato, sicuramente perché non abbiamo dato soluzioni a Mazzocchi. Sono cose che possono capitare. Onestamente lo score dice che la Fiorentina ha avuto tre occasioni da gol, in due ha fatto gol: 66%. A noi condanna questo, perché succede sempre così. Abbiamo una media altissima sull’occasione dell’avversario dove prendiamo gol. Purtroppo è così, però accontentiamoci del pareggio e della prestazione».

«La mia gestione ha tenuto la squadra nella stessa posizione e mi prendo le responsabilità. Non dovrei essere l’unico. Non mi aspettavo tutti questi problemi, chiaro, non mi aspettavo una catastrofe che non è solo in campo ma generale. Non ho dovuto pensare solo al campo come sarebbe il mio lavoro ma fare tante altre cose e nessuno mi ha detto niente. Forse ho sottovalutato la situazione perché non la conoscevo».  Tratto da Il Mattino

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