A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente Aioc ed ex direttore sportivo di Napoli e Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Lei è il presidente dell’Associazione Italiana Osservatori Calcistici. Oggi, però, si usa l’espressione inglese “scouting”.
“C’è una differenza tra Inghilterra e Italia. In Inghilterra si lavora con certi metodi, con la presenza assidua degli scout nelle squadre. In Italia si fa tanto per fare, si telefona ai procuratori, agli agenti, e si vedono i giocatori sui data system. Gli inglesi lavorano in profondità. Ho lavorato lì per nove o dieci anni e posso dire ci sia tutto un altro modo di interloquire. È una cosa completamente diversa, si è sempre a contatto con la società e la collaborazione è sempre proficua”
Il Chelsea è proprietario del cartellino di Romelu Lukaku, che potrebbe arrivare in azzurro con Antonio Conte in panchina. Investirebbe dieci milioni di euro su di lui, se fosse in De Laurentiis?
“Dipende da quella che è la prospettiva di gioco della squadra. Se si vuole costruire e manovrare gioco, cercare la profondità, direi di no. Se si puntasse agli esterni e al cross, diverrebbe fondamentale. Conte è un allenatore dalla forte personalità e bisognerà vedere, eventualmente, quale sarà l’impostazione che vorrà garantire al Napoli”
Quanto c’è di vero sulla pista che porterebbe Antonio Conte al Napoli?
“Chi lo sa cosa decide il presidente. Conte costa tanto… A volte, il patron si impone sulle scelte ma con Antonio non puoi farlo, lo sanno tutti. O accetti questa cosa o non lo prendi”
Cosa non ha funzionato nell’Atalanta, ieri?
“Gasperini, che è un grande allenatore, non ha mai vinto. Non è mai riuscito a vincere, ovunque sia stato. È un grande allenatore ma, dopo aver subìto un gol al quarto minuto, non è riuscito a trovare una soluzione per ribaltare la gara. Prepara le partite benissimo, ma potrebbe essere mancata invenzione, fantasia. Non è possibile che una squadra che fa tre gole a partita non riesca a produrre azioni da gol in una finale”
Il fatto che non abbia mai vinto potrebbe essere un deterrente per un top club che voglia ingaggiare il Gasp?
“Potrebbe essere. Alla Dea è mancata la propensione del gioco offensivo che l’ha sempre contraddistinta nelle ultime partite”
Nella conferenza stampa del patron azzurro sul ritiro estivo crede possa esserci la sorpresa della presentazione del nuovo allenatore?
“Speriamo di sì. Se poi l’allenatore non vuole la montagna? (ride n.d.r). All’allenatore non possono essere imposte le scelte. Anche sul ritiro il tecnico deve poter dire la sua, dunque. Anche quando c’era Lippi a Napoli, c’era la necessità di coinvolgerlo nella programmazione del ritiro. Ciò detto, credo che De Laurentiis abbia già l’allenatore…”