“Mancano le gerarchie e una guida tecnica solida e carismatica. Un esempio del marasma è il rigore contro il Bologna”

Durante il programma “Marte Sport Live”, in onda su Radio Marte, è intervenuto l’ex allenatore Paolo Specchia. Di seguito un estratto della sua intervista.

“È difficilissimo far capire ai non addetti ai lavori cosa possa succedere ad una squadra che l’anno prima ha stravinto il campionato e l’anno successivo cade in un marasma come quello che sta vivendo il Napoli. Questo accade perché se il gruppo l’anno precedente ha fatto un campionato ad altissimi livelli, è perché ha avuto una guida solida, credibile, autorevole e forte caratterialmente. Spalletti è un allenatore carismatico, ha portato i giocatori dalla sua parte. Gli stessi calciatori già a luglio non hanno riconosciuto in Garcia una guida affidabile, tanto più perché permetteva al presidente di presenziare nello spogliatoio. I giocatori percepiscono il carattere dell’allenatore dopo due minuti e probabilmente non hanno avuto una guida che abbiano riconosciuto come credibile ed autorevole. Napoli-Bologna? Il rigore era una grande occasione di riaprire la partita, il fatto che Osimhen l’abbia lasciato a Politano indica che non ci sono gerarchie: bisogna sapere chi sono i rigoristi, è stato il segnale di una mancanza di chiarezza ed anima. Non c’è un obiettivo comune, i giocatori giocano ognuno per sé. Dobbiamo aspettarci sempre di peggio perché il Napoli non è più squadra. I giocatori provano a dare tutto in campo, ma l’allenatore è determinante. Quando una società non è fortissima, l’allenatore fa la differenza. Viceversa, quando la società è forte e la squadra è ricca di campioni, l’allenatore può incidere anche in modo meno consistente”

 

Fonte: Radio Marte

 

 

 

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