In viaggio verso Napoli, tra sogni e consapevolezze

La marcia verso Napoli è cominciata lunedì mattina, quando il Bologna è tornato al lavoro dopo il pareggio di contro il Toro. I rossoblù sanno di dover conquistare nelle prossime 3 gare 5 punti per garantirsi la Champions. Hanno la consapevolezza delle proprie potenzialità tecnico-tattiche e di non essere arrivati così in alto in classifica per caso. Verso il Napoli, la formazione felsinea nutre grande rispetto, dovuto anche alla partita dell’andata dove gli azzurri crearono qualche grattacapo, con Victor Osimhen che sbagliò anche un calcio di rigore. Ora, se da una parte i numeri del girone di ritorno sono sempre indicativi, da un’altra quelli del Bologna per niente al mondo vogliono prenderli in considerazione e si stanno preparando a questa partita come se dovessero trovarsi di fronte il Napoli di ieri, quello campione d’Italia. E sapete perché? Perché sia Thiago Motta che tutti i suoi uomini non si fidano, convinti come sono della capacità di questi giocatori di poter fare la differenza in ogni momento.
EVVIVA, IL NAPOLI GIOCA A CALCIO. Guai a scambiare quella che è l’umiltà del Bologna con il timore riverenziale nei confronti di una squadra che solo un anno fa ha stradominato il campionato. Primo perché i rossoblù di Thiago Motta hanno capito fin dall’abc dell’annata di potersela giocare contro tutti, secondo perché proprio quando davanti hanno una squadra che vuole giocare a calcio e non mettersi con tanti uomini sotto la linea della palla ecco che possono evidenziare maggiormente le proprie qualità. Non è un caso che nelle ultime 5 partite giocate contro Frosinone, Monza, Roma, Udinese e Torino, il Bologna abbia totalizzato 4 pareggi (con tre 0-0) e una vittoria. Il che non significa che a Napoli troverà un terreno fertile, ma la formazione di Thiago Motta potrà esprimersi per quello che è il suo credo calcistico.
UMILTA’ MA ANCHE CONSAPEVOLEZZA. La marcia del Bologna verso Napoli proseguirà con allenamenti come al solito molto duri, nel corso dei quali la competitività è massima e con i rossoblù che non si risparmiano nemmeno colpi proibiti, senza avere addosso particolari pressioni o tensioni, come sta continuando ad assicurare Thiago pur con la convinzione di poter fare un risultato positivo anche al Maradona. Perché l’eventuale impresa di andare in Champions League deve essere figlia possibilmente dei suoi buoni comportamenti e non di quelli sbagliati delle dirette concorrenti.

 

Fonte: CdS

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