Gasperini come Sacchi, ha rivoluzionato il calcio. Onofri: “Gilardino sarà il futuro”

 Sicuramente il Napoli è una società allettante per un allenatore. È sana, ha vinto lo scorso anno ed è positiva anche sotto l’aspetto psicologico. Perché l’allenatore che arriverà – ha detto l’allenatore ed opinionista Claudio Onofri a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre non appena farà qualcosa di positivo, non solo dal punto di vista dei risultati ma anche del gioco, sarà più apprezzato di quanto si sarebbe potuto aspettare. Perché arriverebbe in una piazza dove quest’anno è andata male e di peggio non si può fare. Per il futuro, quindi, non bisogna solo pensare ad acquisire buoni giocatori ma anche un allenatore che sappia dare uno spartito da leggere e da recitare in campo a memoria. La mia scelta cadrebbe su Gasperini che ha rivoluzionato il calcio in Italia come aveva fatto Arrigo Sacchi tantissimi anni fa. È stato uno che ha messo in campo a Genova la squadra facendole fare delle cose in maniera completamente diversa rispetto al gioco espresso dalle squadre in quel momento in Italia. Creando anche calciatori che stanno cominciando a cambiare il volto del nostro calcio e del nostro campionato. Sicuramente Gilardino, che pure è stato accostato al Napoli, è un allenatore che ha un grande futuro. E pare stia stringendo un accordo per l’anno prossimo sempre col Genoa, dove ha una stima incredibile. Deve quindi consolidare il suo modo di fare, migliorando ancora, attraverso un’annata nella quale non venga richiesto subito un risultato eclatante. Credo che lui con l’umiltà che ha e la conoscenza del calcio a alti livelli diventerà un ottimo allenatore. Certo se devi ri-sollevare immediatamente lo stato d’animo dei tifosi partenopei io, come detto, sceglierei Gasperini. Per me quello che deve fare un allenatore è soprattutto dare un gioco alla squadra e valorizzare tutti gli elementi a disposizione. È ovvio che in piazze come Napoli devi avere risultati immediati. Ritornando su Gasperini io credo che non si possa dire che ha vinto zero titoli dopo gli 8 anni al Genoa, all’Atalanta dove sei sempre in Europa e piazzato sempre nelle prime posizioni del Campionato. È ovvio che quando vai in piazze come Napoli, Torino, Milano, ti chiedono di vincere qualcosa. L’unica parentesi buia di Gasperini è stata all’Inter dove però Moratti aveva già deciso di lasciare e lui ha pagato il prezzo della decisione”.

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