DeLa fissa la deadline: allenatore dopo il 26 maggio. La lotta è ora a due con una variabile

Il presidente riflette sul prossimo tecnico: da Gasp a Pioli

Aurelio De Laurentiis è tornato a Roma per impegni istituzionali dopo la partita contro la squadra di De Rossi e l’ennesima delusione della stagione. O per lo meno sotto il profilo del risultato: la prestazione del Napoli è stata convincente sia sotto il profilo del gioco sia e soprattutto sotto quello della voglia, e non è un caso che il presidente abbia interrotto il ritiro e sia anche andato nello spogliatoio del Maradona a recapitare di persona i complimenti ai giocatori e a Calzona. Poi, libro chiuso e arrivederci alla prossima. Cioè alla presentazione del film-scudetto, in programma giovedì a Napoli, formato anteprima, con carpet tricolore sull’asfalto del salotto della città.
Nessuna anticipazione, invece, sul tema della panchina, il pezzo forte della ricostruzione che ha l’aroma e i sapori della rifondazione: Gian Piero Gasperini e Stefano Pioli sono lì, in cima alla lista delle storie lette e scritte a quattro mani, e poi sullo sfondo Vincenzo Italiano e ancora lui, Antonio Conte, la variabile non controllabile, l’amico di Aurelio e un obiettivo del presidente al tramonto della breve era Garcia. Un poker di soluzioni e due filosofie di base. Ce n’è per tutti i gusti, difesa a quattro e anche a tre. E in mezzo, giusto per divagare sul tema mercato, Alessandro Buongiorno, difensore buono per tutte le stagioni, il primo nome della lista estiva confezionata con il nuovo responsabile in pectore dell’area sportiva Giovanni Manna, ancora legato alla Juve dal punto di vista contrattuale e dunque ufficialmente in carica e operativo soltanto a fine stagione. Tra meno di un mese.

 

Fonte: CdcS

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