Calzona 6 – Il Napoli è vivo. Ritrovato, fiero e aggressivo come mai: pressing ultra offensivo, attenzione, voglia di lottare da squadra vera. E poi trame, in ampiezza e in verticale, al cospetto di un grande avversario. Poi, però, c’è anche la fase difensiva: e il gol del 2-2, dopo aver sostituito Traore con Ostigard un attimo prima della battuta dell’angolo, è frutto di una serie di errori concettuali. Tra la salita e il modo di marcare.
Meret 6
A godersi la primavera fino al rigore (che intuisce). La prima parata al 22’ del secondo tempo su Pellegrini, da fuori. Inchiodato da Abraham.
Di Lorenzo 6,5
Tiene bene El Shaarawy e Angeliño e riemerge dall’ombra seminando lampi sulla fascia destra: discese, sovrapposizioni e un gol sfiorato in tuffo a fin primo tempo.
Rrahmani 6
Condivide con Jesus le marcature di Azmoun e Dybala, che danno pochi riferimenti, e poi si dedica ad Abraham. Sull’angolo del 2-2, però, N’Dicka lo batte in volo: spizzata-coltellata, ahilui.
Juan Jesus 4,5
Sicuro e tranquillo per un’oretta. Sì. E poi offre il rigore con un’entrata senza criterio in area su Azmoun, fino a quel momento invisibile, e per finire si perde Abraham sul pareggio definitivo.
Olivera 7
Kristensen affonda poco e Dybala va dentro, così è lui ad alimentare l’azione sull’asse con Kvara. Tenace e fortunato sul gol: la perde, la riprende, tira, segna (con deviazione di Kristensen). Attento fino alla fine. Non segnava dal 30 aprile 2023, un anno.
Anguissa 6
Ruba campo e un po’ di possessi tra Pellegrini e Cristante. E al 36’ s’inserisce con i tempi giusti in volata, ma spara alle stelle. Un rimpianto enorme. Però è in crescita.
Lobotka 7
Pellegrini addosso quando costruisce, lui su Cristante e Dybala in zona. Ragiona, scherma la linea, fa girare bene la squadra. Molto prezioso in fase difensiva: 10, i possessi guadagnati.
Cajuste 6,5
A tratti guarda Dybala ma soprattutto a sfidare Bove. Due fasi, con qualche sbavatura in appoggio, però è vivo e aggressivo. Tanto merito sul gol di Olivera: è lui che soffia il pallone a Mancini. Un assist di rapina.
Traore (25’ st) sv
Neanche venti minuti e poi, prima dell’angolo finale e fatale, Calzona lo sostituisce. E lui s’incavola.
Ostigard (43’ st) sv
Dentro per difendere la vittoria. Missione che non riesce.
Politano 6,5
Attacca e difende contro Spinazzola, fino alla nausea. E va dentro, parla di calcio con Di Lorenzo e Frank. Prova a rifinire e colleziona cross (6).
Ngonge (25’ st) 6,5
Ottimo impatto: lancia Osi verso la gloria, tira da fuori, attacca e affonda. Bel sinistro, pie’ veloce.
Osimhen 7,5
Gioca come un forsennato e fa venire l’ansia a N’Dicka con un moto perpetuo e sprint che lo disorientano, anticipandolo anche di testa. Chiama il pressing, ruggisce su tutti, rifinisce per Kvara ma è impreciso al tiro, che prova 11 volte (record stagionale). Al 28’ della ripresa, dopo aver bruciato Mancini in velocità, spara su Svilar; ma dopo lo spiazza dal dischetto: 7 gol in 9 presenze da quando c’è Calzona – 14 in totale -, nessuno come lui in A nel periodo.
Kvaratskhelia 7
Ha il fuoco dentro e una voglia matta di dimostrare che lui non s’è arreso: dopo 77 minuti attraversa il campo per aggredire Mancini e N’Dicka e all’ultimo respiro, pressando ancora come un martello Sanches, si prende il rigore. Per il resto, colleziona duelli (20) e tiri ma Svilar gli dice no.
Raspadori (41’ st) sv
Fonte: CdS