Un centro sportivo sì, ma lo stadio no

Si riducono notevolmente le possibilità di realizzare il nuovo stadio a Bagnoli come vorrebbe De Laurentiis. «Nel corso della riunione tra il ministro Fitto, il sindaco Manfredi e il presidente del Napoli sono stati disposti ulteriori accertamenti sulla possibilità di provvedere a questa impresa. Di fronte a una nuova indagine tecnica non posso anticipare i risultati, ma posso dire che ci sono forti criticità di ordine urbanistico, logistico, infrastrutturale ed edilizio perché ci troviamo in piena zona sismica», ha detto Dino Falconio, il sub commissario del Governo per la bonifica dell’area Bagnoli-Coroglio, ai microfoni di Radio Marte. «Il profilo logistico ed infrastrutturale è la criticità più grave da superare, non perché irrisolvibile in prospettiva ma nell’immediato o in tempi brevi». Falconio, però, ritiene possibile la realizzazione del nuovo centro sportivo del Napoli: «Bisogna distinguere tra la costruzione di uno stadio e quello del centro: sotto quest’ultimo aspetto ci sono margini molto concreti che si possa realizzare a Bagnoli. Ci sono spazi urbanisticamente già destinati al Parco dello sport che arrivano a circa quattordici ettari. Una parte consistente è in trattativa per il tennis, per il centro tecnico, ma c’è un’altra porzione che corrisponde più o meno all’altra metà che può essere destinata al Calcio Napoli. Per il centro sportivo».

Napolistadio
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