I dubbi del Cholito Simeone: al termine della stagione la resa dei conti

Scarso impiego, spesso a risultato compromesso. La difficile situazione di uno dei segreti del successo del 2023
Si iscrive di diritto al club degli scontenti. Probabilmente Giovanni Simeone, il Cholito, è quello che più di tutto ha motivi per masticare amaro. Anche quest’anno ha visto il campo con il contagocce e dall’arrivo di Francesco Calzona le cose sono andate anche peggio, se possibile. E se nello scorso anno, il tutto era giustificato da un campionato superstar, non si può certo dire lo stesso in questa fallimentare stagione. L’attaccante ha collezionato 24 presenze in serie A, ha segnato soltanto una volta in campionato, nel poker rifilato all’Udinese al Maradona, perso nella notte dei tempi, ed una in Champions a Madrid contro il Real.
Solo Walter Mazzarri è stato l’allenatore ad averlo impiegato con una certa continuità, garantendogli un certo minutaggio, sfruttando l’assenza di Osimhen, impegnato in Coppa d’Africa. Prima Garcia e soprattutto Calzona lo hanno lasciato spesso in naftalina. Nella migliore delle ipotesi, l’attuale tecnico del Napoli gli ha concesso l’ultimo quarto d’ora di gioco (è capitato con Sassuolo, Inter e Atalanta). Poi soltanto scampoli di partita, come accaduto nelle ultime due infelici uscite stagionali del Napoli.
Al termine della stagione, il Cholito Simeone, con il contratto in scadenza nel 2026 (con opzione unilaterale di prolungamento di un altro anno da parte del club), chiederà lumi sul futuro. Difficilmente l’attaccante argentino accetterà di scaldare nuovamente la panchina senza soluzione di continuità. Molto naturalmente dipenderà anche dalla nuova guida tecnica dei partenopei. Nel frattempo, Simeone proverà a chiudere la stagione regalando qualche altro sigillo, Calzona permettendo.

 

 

Fonte: Il Mattino

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