Mattia Fele, giornalista di Canale 8, ha parlato ai microfoni di 1 Football Club di Empoli-Napoli, in scena questo pomeriggio al Castellani (start ore 18.00).
Quali sono le sue previsioni per la panchina azzurra?
“In questo momento credo che in cima alla lista, in termini di fattibilità, ci sia Vincenzo Italiano. Poi, dopo Antonio Conte, il sogno sarebbe Roberto De Zerbi. Ieri, il Brighton ha subìto una brutta sconfitta contro il Luton ed i calciatori potrebbero cominciare a non seguire più il proprio tecnico. Dunque, oggi potrebbero sussistere presupposti concreti per un avvicinamento tra il Napoli e De Zerbi”.
De Zerbi lascerà il Brighton?
“Credo che il tecnico lascerà il Brighton, ma sono anche convinto che debba farlo. Ha condotto una squadra da diciassettesimo posto sino all’ottavo posto, a superare il turno da prima classificata. Tuttavia, non so se una squadra come il Bayern sia pronto ad un cambio di tale portata, puntando ad un tecnico giovane come De Zerbi. Lo stesso discorso si potrebbe estendere al Barcellona”.
Perché mette Italiano in cima alla lista?
“Anzitutto era già stato cercato. Inoltre, potrebbe garantire continuità al progetto tecnico. Italiano viene da un percorso alla Fiorentina che potrebbe concludersi quest’anno. Soprattutto, ha delle idee propositive. De Laurentiis, infatti, non credo sia propenso ad una rivoluzione totale della rosa, e il sistema di gioco del tecnico viola si adegua ottimamente ai giocatori azzurri”.
Come si sostituisce Osimhen?
“Osimhen si sostituisce con un calciatore che non deve avere per forza le sue caratteristiche. Non si deve pensare di dover replicare le qualità di un attaccante solo in virtù del suo ottimo apporto. Il Napoli deve scegliere un attaccante che sia in rampa di lancio. Ad esempio, punterei su Gyökeres dello Sporting Lisbona”.
Il Napoli deve intervenire sul mercato solo per sostituire Natan o anche per Rrahmani?
“Il Napoli deve intervenire sul mercato innanzitutto per sostituire Rrahmani. La sua è stata una stagione inguardabile. Non posso utilizzare altri termini. Natan, così come Cajuste e Lindstrom, non hanno potuto dimostrare le proprie capacità in un contesto disfunzionale. Naturalmente, poter contare, già nel ritiro estivo, su un difensore pronto sarebbe un vantaggio importante”.
Punterebbe ancora su Anguissa?
“Direi di sì. Quello visto in questa stagione, non è il vero Anguissa. Ha bisogno di essere utilizzato in modo da esaltare le sue caratteristiche, con una struttura a lui congeniale”.