Cheddira, di proprietà degli azzurri, segna due gol e Meret para un rigore
Politano e Osi a segno per il 2-2
Il Frosinone spaventa ancora il Maradona e alla fine i tifosi di casa contestano Kvara e compagni
Neanche cinquantamila tifosi, la voglia di vendicare l’umiliante 4-0 in Coppa Italia, di chiudere la stagione a testa alta o magari il primo ritorno al Maradona di Spalletti soltanto per lei (come diceva lui). Niente: nulla riesce a risvegliare il Napoli una volta per tutte. Un passo avanti e due indietro. E così, dopo i 13 minuti di show a Monza, alle 14.30 di ieri è tornato tutto alla mesta normalità di questi mesi: l’ennesima occasione sprecata, l’ennesima prestazione con troppi errori e poca anima, l’ennesimo capitolo di una storia a questo punto stucchevole. Eppure, come due ore prima aveva ricordato l’ovazione del Maradona al signor Luciano, emozionato e commosso al cospetto di un pubblico di innamorati e in piedi per lui, esisteva ben altro. Una squadra meravigliosa che il ct della Nazionale ha lasciato in eredità poco più d’un anno fa insieme con lo scudetto. Il Napoli era già caduto dal trono, da una vita, ma questa volta l’ha combinata grossa anche nell’ottica della rincorsa all’Europa: doveva assolutamente vincere e invece ha rischiato di perdere contro il Frosinone, terzultimo e condannato quantomeno a non cadere per continuare a credere nella salvezza, e alla fine s’è fermato a metà strada: 2-2, un punto che sa di due persi. Con questi presupposti e a questi ritmi, si fa sempre più dura anche per l’Europa League. Fonte: CdS