Il Napoli ha rimediato solo un pareggio ieri al Maradona contro il Frosinone per la trentaduesima giornata di campionato di Serie A. Per gli azzurri era importante vincere per sperare ancora di poter approdare alla prossima Champions, ma il risultato di ieri spegne quasi definitivamente le speranze. Gli ospiti hanno avuto maggiore cattiveria, come sottolinea il Corriere dello Sport. “In campo ci vanno le facce opposte della stessa medaglia, ma alla lunga vengono fuori quelle più cattive, arrabbiate e lucide del Frosinone: i due gol di Cheddira, attaccante di proprietà del Napoli in prestito, sono entrambi frutto di un atteggiamento più aggressivo e incisivo: vengono dal pressing ultra offensivo sui centrali e il portiere voluto da Di Francesco, coraggioso a puntare su un 3-4-2-1 aggressivo e ad accettare anche l’uno contro uno. In fase di non possesso, invece, linea difensiva a cinque e Brescianini, uno dei trequartisti, a uomo su Lobotka: una chiave d’arresto del gioco del Napoli. Calzona, che con DiFra aveva lavorato a Cagliari da vice nel 2021, ha però tanto talento in squadra: Politano, al 16′, lo annuncia con un sinistro a giro da urlo che dice 1-0. Osimhen e Zielinski, invece, sprecano a tu per tu con Turati: tre volte Osi che si ferisce anche la mano, e una Zielo. E alla prima disattenzione difensiva, Mazzitelli e Cheddira costruiscono un rigore in inferiorità (2 contro 3, fallo di Rrahmani sul centravanti): Meret blocca il tiro di Soulé. Mazzata? Macché: nel secondo tempo Anguissa e Zielinski evaporano contro Mazzitelli e Barrenechea, e Di Francesco, che aveva invertito i braccetti piazzando Okoli su Politano per arginare il treno, alza pressing e aggressività. E arrivano i gol: un erroraccio di Meret in costruzione dal basso – eccola – regala il pareggio al 5′, ma Osimhen galleggia sul fuorigioco e al 18′ fa 2-1 su tiro da fuori di Kvara”.
Fonte foto SSCN