Non è servita la vittoria contro il Monza per risollevare il Napoli, non sono serviti i 50 mila spettatori che ieri hanno riempito il Maradona, non è servita nemmeno la presenza di Spalletti: i campioni d’Italia non ci sono più. L’arrivo di Calzona non è servito a nulla, i numeri difensivi dal suo arrivo parlano sempre di almeno un gol subito a partita, in totale si arriva a 40 in 32 partite. La sola assenza di Kim non può spiegare tutto ciò, più banalmente il Napoli non difende da squadra e i difensori sono più sollecitati, quindi è più facile essere soggetti all’errore. L’impressione è che ci sia una netta frattura tra i titolari e i panchinari, che non riescono a incidere come lo scorso anno: Simeone è il caso più eclatante nei suoi soli 67 minuti giocati. Restano solo 6 partite per chiudere la stagione quantomeno con dignità: con 30 punti in meno rispetto alla scorsa stagione, il Napoli non faceva peggio a questo punto della stagione dal 2012 (48 punti), sotto la gestione Mazzarri e nell’anno del primo trofeo dell’era De Laurentiis.
Fonte: Corriere dello Sport