In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Paolo De Paola, giornalista:
“La gestione di De Rossi sul caso N’Dicka è stata eccezionale. Ha messo il problema del calciatore dinanzi a qualsiasi altro aspetto, spettacolo o regolamento che sia. Era stravolto, ma da leader ha trascinato con sé i suoi giocatori, gli avversari e lo stadio tutto. Andava trattata con un certo tatto, ora questa vicenda ha fornito a tutti un esempio da seguire. Il Napoli? Una squadra che ha vinto lo Scudetto non può perdere la strada nel giro di un anno. La proprietà ha le sue colpe, che ha sbagliato tutte le scelte post Spalletti e post Giuntoli.
Poi De Laurentiis ha scatenato continue tensioni nello spogliatoio, rinnovando Osimhen a 10 milioni e lasciando Kvara a 1… Tutte queste situazioni irrisolte frenano la trasformazione di un ciclo, che ormai si è disgregato. Il disastro difensivo del Napoli sarebbe meno evidente se la squadra si sentisse un copro unico, anziché così sfaldato e poco unito. Ma questa è solamente colpa di De Laurentiis.
La ricostruzione ora deve passare da uomini forti nei luoghi di comando, da dirigenti e allenatore. Speriamo Manna possa essere una figura forte e che il prossimo tecnico riesca a prendere le distanze da De Laurentiis quando necessario, così da proteggere lo spogliatoio. La vera domanda è: riuscirà ADL a fare queste scelte? Ho l’impressione che il presidente vorrà tenere sempre una linea aperta sulla gestione tecnica della squadra. La sinergia perfetta di Spalletti non è facile da ritrovare con questi presupposti.
Il prossimo allenatore? Il Napoli avrebbe bisogno di un Conte, ma De Laurentiis lo vuole davvero? Detterà una lista di nomi, punterà i piedi sul mercato se non accontentato… E De Laurentiis è davvero pronto ad affidarsi a lui al 100%, senza controbattere? Questa è la vera domanda. Perché se ADL prenderà un altro allenatore debole, allora il problema visto nella stagione attuale non verrà mai risolto”.