Tra sette giornate il Napoli entrerà in una nuova era
Il racconto della sette lune prima della rivoluzione comincia così, con un dato che spiega Napoli in cinque cifre. Cinque come le lettere della parola “cuore”: 50.700 biglietti venduti per la partita in programma domani alle 12.30 con il Frosinone. Santa Maradona ne ha fatta un’altra: li ha riuniti tutti, ancora una volta, intorno a una squadra che dopo aver sprecato ogni chance possibile di dare un senso a una stagione nonsense, con i 13 minuti e i 4 gol di Monza ha rialzato la testa, riconquistato e restituito fiducia. Ora serve un atto rivoluzionario: la verà sorpresa, in assoluta controtendenza con il trend della stagione, sarebbe dare continuità con un filotto di vittorie; tre, tanto per cominciare, risultato mai centrato da agosto ai giorni nostri. Masaniello pensaci tu. E al resto, invece, ci sta pensando Aurelio. De Laurentiis. Il presidente che in un anno solare ha chiuso un cerchio di sentimenti interi insieme con i suoi giocatori, tutti passati dall’ovazione alla contestazione. La profonda valutazione umana e professionale dell’allenatore a cui affidare la rinascita, oltre all’ingaggio anticipato di Manna, nuovo capo dell’area sportiva, sono indizi o prove delle intenzioni: tutto ciò che è successo, è stato trasformato in una lezione. E il verbo del passato coniugato nel futuro, dopo un anno di improvvisazione, è ritornato: programmare. Ora, però, serve una pausa: il mercato, gli obiettivi, gli uomini del futuro e quelli con la valigia devono essere conservati in freezer se il Napoli – il Napoli inteso come club&squadra – vuole conquistare l’Europa per il quindicesimo anno consecutivo. Le prossime sette lune diranno. Ma la certezza, nel frattempo, è il popolo: 50.700 spettatori già assicurati ieri e altri 1.120 biglietti ancora in vendita fino a domani. Un altro di tanti sold out dall’estate. L’amore della città nei confronti della squadra continua ad andare oltre tutto, nonostante tutto, e prescinde dai prezzi accessibili e dallo scudetto già sparito: il popolo è ancora con Masaniello. E la rivoluzione al settimo cielo può ricominciare. Fonte: CdS