La contestazione, le responsabilità e il giudizio su Conte in azzurro, ecco il parere di Antonio Giordano

Si era già avuta percezione di una conversione di parte del tifo organizzato. Tutto questo amareggia molto, perché l’idillio scudetto è durato troppo poco, la città – ha detto il giornalista Antonio Giordano a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre –  l’ha assaporato meno di quanto avrebbe voluto. Quando si spacca un piatto, non lo si ricompone più o difficilmente lo si incolla. Il passato pesa, ci sono state dichiarazioni per lacerare per diciannove anni, fino alla famosa foto della pace. Non mi sbilancio sul contenuto e lascio che ognuno possa esprimere il suo disappunto, anche nelle maniere più sconvenienti. E’ chiaro che, quando parte la brocca a qualcuno, parte contro tutti, giornalisti inclusi. Lasciamo che le cose si decantino. Senza forme di retropensiero, senza apparentamenti l’analisi va fatta in modo serio: la verità è che troppe cose sono successe nel breve periodo, affinché non ci fosse questo sentimento, anzi risentimento, nei confronti di De Laurentiis, che tanto ha sbagliato. Nella mia personale classifica tengo sempre fuori i giocatori: esistono le gerarchie anche nelle responsabilità. Non ricordo, ad esempio, un mercato bocciato in maniera così prepotente. Se gli allenatori danno alcune indicazioni i calciatori devono rigorosamente devono assecondarle, ma magari non sono sempre state assonanti al loro talento. Conte per il futuro? Non può mai essere un errore ingaggiare uno come lui, come non lo è stato a priori prendere Ancelotti. Nel calcio però è tutto lecito e quindi rispetto l’opinione di alcuni tifosi. Ma Conte sarebbe un autorevole tentativo per accorciare i tempi, con un modello di calcio diverso, per portare un Napoli di nuovo ai vertici della classifica” 

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