Gaetano Fedele, agente Fifa, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Forza Napoli Sempre”. “Napoli-Frosinone 0-4 di Coppa Italia peserà sulla gara di domenica. Erano, quelli, tempi in cui si si pensava ancora ad un’altra stagione, c’erano, a dicembre, obiettivi ancora possibili. Quel ko resterà nella mente dei tifosi per un rovescio così altisonante che ha modificato molte cose. Insomma, mi aspetto un po’ di riscossa anche dopo quell’incredibile ko. Ci sarà la sfida tra Calzona e Di Francesco, con il tecnico azzurro che è stato il vice del secondo. Su Calzona, sinceramente, non mi ha soddisfatto al 100%, mi aspettavo qualcosa di diverso, un impatto differente, in questo momento di certo Napoli è una delle piazze peggiori per dimostrare ad un ex secondo di essere un primo allenatore importante. Il Napoli oggi non ha le priorità di prender difensori e attaccanti, ha il dovere di ripartire con progetto e idee chiare e da questo dipende anche la scelta dei calciatori. Buongiorno e Calafiori credo che siano due giocatori inarrivabili per il Napoli, che è un club che non partecipa ad aste. Sono entrambi ottimi calciatori per determinati tipi di allenatori. Se non si parte dalla scelta del tecnico non si può capire che caratteristiche, tra i futuri difensori, serviranno. Credo e spero che quello prossimo sia l’anno in cui si è capito che in un club vanno rispettati ruoli e competenze. Vincere è complicato, gestire la vittoria è ancora più complicato, specie in un club non strutturato con comprovati uomini di calcio. Sulla scelta di Manna dico cheho pochi peli sulla lingua e quindi rispondo così: se penso ad una persona che ha sempre fatto il ‘secondo’, immaginarlo a Napoli, in questo ambaradan, mi fa pensare che verrà messo dinanzi a delle problematiche che non ha mai gestito e che proverà ad affrontare in qualche modo per dimostrare di essere un ‘primo’. Napoli è una piazza calda, serve esperienza e tranquillità, qualcuno che sappia gestire certe situazioni. Non abbiamo nessuno del genere in campo, né in panchina e, ora, neanche in dirigenza. Questo crea un grande problema. Credo che il futuro allenatore sia un nome ancora non uscito”.