Durante il suo intervento ai microfoni di 1 Football Club, Leonardo Semplici (allenatore) ha toccato diversi temi, soffermandosi in particolare su Alex Meret, allenato negli anni alla Spal.
L’Atalanta di Gasperini è partita da una piccola realtà, sino a diventare una squadra affermata in Europa. È possibile, dunque, ancora oggi prendere una piccola realtà e trasformarla in qualcosa di grande?
“Bergamo è una realtà importante. Negli anni si è strutturata, con una società forte che è riuscita a costruire uno stadio ed a beneficiare del supporto della piazza. Tutti gli anni si riesce a raggiungere risultati impensabili, così come era impensabile trionfare tre a zero in casa di una squadra che guida il campionato di riferimento in Europa. La realtà raggiunta dalla Dea è testimoniata anche dalla capacità di acquistare calciatori affermati, nel recente passato. Un lavoro eccezionale quello della società, che ha saputo affidarsi alla guida di un tecnico capace come Gasperini”.
De Rossi e Gilardino allenatori alla ribalta del nostro calcio?
“Sono allenatori che stanno facendo molto bene. De Rossi, da subentrato, ha garantito un gioco diverso, uno spirito diverso. Daniele sta valorizzando la rosa, gli va dato merito. Ci sono anche altri allenatori che stanno dimostrando di avere valori, conoscenze e di saper valorizzare i propri giocatori”.
Crede che Alex Meret debba proseguire il rapporto con una piazza in cui non è amato da tutti?
“A me dispiace che Alex non sia così apprezzato come lo apprezzo io. Ha fatto un percorso straordinario, prima in B poi in A, fino a conquistarsi la fiducia del Napoli. In questi tre anni credo abbia dimostrato, in primis, di essere un ottimo professionista. Anche quando è stato messo in discussione, ha saputo lavorare in silenzio. È chiaro debba ancora migliorare sotto tanti aspetti, ma può dirsi tra i primi portieri in Italia. D’altronde, durante un’annata capitano gli errori. Parare, però, non è mai scontato. Le critiche possono spingerlo a migliorarsi ulteriormente”.