DETTO/FATTO – Frase razzista in diretta tv, Burgos (detto El Mono) licenziato subito

L’ex vice di Simeone su Yamal: «Se va male ci sono i semafori»

In tv – ma la regola vale per tutti i social – più parli e più aumentano le possibilità di dire una sciocchezza colossale. Lo ha capito sulla sua ruvida pelle anche German Adrian Ramon Burgos, per tutti ‘El Mono’ (‘La Scimmia’), protagonista di un’uscita a dir poco spericolata che gli ha fatto perdere il posto tra gli autorevoli opinionisti di Movistar Plus+, il canale televisivo che trasmette le competizioni Uefa in Spagna. Lo storico braccio destro del Cholo Simeone, nei minuti immediatamente precedenti al fischio d’inizio di Psg-Barça, non ha esitato a commentare le immagini che ritraevano il baby blaugrana Lamine Yamal impegnato a palleggiare come il miglior giocoliere con una battuta quanto meno classista. «Se le cose non gli vanno bene, può sempre andare a un semaforo». In studio, accanto all’ex portiere di Mar de la Plata ci sono la presentatrice Susana Guasch, il connazionale Jorge Valdano e l’ex centrocampista di Barça, Valencia e Monaco, Gerard Lopez, che non riescono a trattenere una risatina. «Il calcio è come la vita!», la chiosa del pittoresco ex portiere di Maiorca e Atletico Madrid.

 

NO COMMENT. Il filmato si diffonde in rete a velocità supersonica, con i social che ardono d’indignazione. La primo conseguenza la comunica il desolato inviato a Parigi, Ricardo Sierra, che al termine della partita si presenta solo soletto davanti alla telecamera. «Barça e Psg, d’accordo con la Uefa, ci hanno fatto sapere che questa sera non concederanno interviste al nostro canale perché sono tremendamente arrabbiati per un commento espresso nel nostro studio prima della partita. Io ho chiesto scusa da qui, dovremmo farlo anche dallo studio». Invito subito accolto dallo stesso Burgos. «Non volevo ferire nessuno, se il ragazzo si è sentito offeso mi dispiace e chiedo scusa pubblicamente». A stretto giro, si è fatto sentire anche il padre di Lamine, attraverso il suo profilo Instagram: «Al mondo chiedo solo rispetto per i figli degli altri». Nel frattempo, anche Movistar Plus+ ha chiesto scusa è ha annunciato provvedimenti: «Adotteremo le misure più opportune, affinché questi fatti non si producano più».

 

SEMAFORO ROSSO. Detto, fatto, e dopo neanche ventiquattr’ore è arrivato un nuovo annuncio. «Movistar Plus+ e German ‘El Mono Burgos’ interrompono la loro collaborazione con carattere immediato». La presentatrice e gli altri illustri ospiti se la cavano con un’ammonizione. Pare chiudersi sul nascere, così, la carriera televisiva dell’uomo che, da secondo di Simeone, si era autodefinito «Il numero uno dei numeri due» e che, in un agitato derby madrileno datato 2012, non aveva esitato a minacciare José Mourinho al grido di «Io non sono (buono) come Tito (Villanova). Io ti stacco la testa!». A saltare, stavolta, è stata la testa del ‘Mono’.

 

 

Fonte: CdS

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