“Protesta silenziosa dei tifosi azzurri” – Cds Campania, lo slogan “MUTI PER AMORE”

All’U-Power andrà in scena una protesta  bianca contro squadra e società
Lo slogan è Muti per Amore  «Lo sdegno per l’annata balorda verrà serrato nelle nostre bocche Via chi non ha più brividi»   Napoli, in silenzio da te
Gli azzurri affrontano il Monza oggi alle 15 e nel settore ospiti, sold out con quasi 2.600 spettatori, si fermeranno cori e tifo

 

«Nauseabonda aria di smobilitazione  Ecco il rumore  del nostro silenzio»

 

In silenzio da te. Perché oggi l’amore non sarà cantato, urlato, ritmato con le mani, accarezzato con le bandiere e cullato dal vento. No, nient’affatto. Oggi a Monza, quando alle 15 il Napoli scenderà in campo e comincerà la prima delle ultime otto partite con lo scudetto di una stagione paradossale, sul settore ospiti del romantico Brianteo che ora si chiama U-Power Stadium calerà il silenzio. Non il gelo, però: non è odio e neanche indifferenza, sarà un mutismo d’amore. Un mutismo orientato sullo spazio azzurro dagli zonisti del tifo, in difesa per non attaccare alla luce di quanto accaduto finora tra esoneri, sconfitte, giornate cupe e involuzioni inspiegabili; senza parole di rabbia per non spargere irriconoscenza, dimenticando il passato glorioso e meraviglioso che però è inesorabilmente passato: Napoli ottavo, fuori dalla Champions, fuori dalla Coppa Italia, fuori dalla zona coppe, a -34 dall’Inter e con tre allenatori in dieci mesi. Una debacle.

 

La nuova era non ha avuto il tempo di cominciare che è già diventata vecchia e finanche demodé per accostamenti che Armani, il maestro che firma le belle divise della squadra, definirebbe forse kitsch. Un errore. O tanti. E così è stata già sostituita. Ma il vestito azzurro, beh, resta. È intramontabile. E oggi, a Monza, andrà in scena l’ossimoro. Un ossimoro d’amore: il settore ospiti è stracolmo, sold out da una settimana, i 2.587 biglietti sono stati divorati, masticati e polverizzati in un amen, eppure i tifosi organizzati della Curva B, uno dei polmoni del Maradona, ha dichiarato lo sciopero. Il gioco del silenzio, nel silenzio, almeno loro. Tutti presenti, come sempre, però muti. Muti per amore: come il titolo di questa strana giornata al seguito del Napoli campione in crisi d’identità, annunciato con uno striscione urlato (in silenzio) davanti allo stadio di Diego.

MUTI. Ieri, tra l’altro, è stato anche diffuso un comunicato sottoforma di volantino, vecchio stile reale nell’età del virtuale, dove la decisione è spiegata per filo e per segno. Un messaggio indirizzato alla squadra, ai giocatori che resteranno e a quelli che invece andranno via, e anche al club. Testualmente, si legge: «Eppure si continua, in questa nauseabonda aria di smobilitazione risaliremo sui furgoni e raggiungeremo Monza per stare come sempre accanto alle nostre maglie, quelle stesse fregiate ancora con il simbolo del titolo vinto lo scorso anno. Per rispetto dello stesso, l’evidente sdegno generato da quest’annata balorda verrà serrato nelle nostre bocche, festoni ciondolanti pendono ancora nei nostri vicoli a ricordo della recente impresa fatta dagli stessi che oggi colpevolmente latitano quindi riteniamo irriconoscente ogni parole di disprezzo seppur meritata. Il rumore del nostro silenzio ad indicare una via senza ritorno a coloro che non sentono più i brividi sotto ciò che indossano, il rumore del nostro silenzio per chi dovrà programmare, perché dopo lo sbaglio non sarà tollerata la perseveranza, il rumore del nostro silenzio nella speranza che dia un sussulto di dignità a chi nel saluto vorrà meritarsi un applauso nel ricordo di ciò che è stato fatto e consegnato alla storia. Muti per amore». In silenzio da te.

 

 

Fonte: Cds

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