“Nei giorni del dramma di Joe Barone è stato contattato Italiano dal presidente del Napoli così come è avvenuto da qualche anno a questa parte. L’innamoramento del presidente De Laurentiis – ha detto il giornalista Bucchioni a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre – per Italiano non è mai finito, sin dai tempi dello Spezia, quando De Laurentiis contattò l’allenatore attuale della Fiorentina. È chiaro che tra Italiano e Conte sono due allenatori diversi. Conte è un allenatore vincente che sai cosa ti dà nell’immediato ma è un allenatore impegnativo sotto tutti gli aspetti. Dal punto di vista economico, organizzativo, dal punto di vista di quello che Conte pretende da se stesso ma anche dal mondo che lo circonda. E poi c’è il rischio di caratteri molto forti. Italiano è un allenatore con grande ambizione, in grande ascesa; ha fatto questi tre anni a Firenze, secondo me molto bene. Il fatto che la fase difensiva di Italiano abbia qualche limite è parzialmente vero perché molte delle cose successe alla Fiorentina sono addebitabili, secondo me, alla qualità di un gruppo che è andato molto oltre il valore tecnico. La Fiorentina presa da Italiano era da due anni in lotta per la retrocessione, salvata all’ultima giornata. Lui gli ha dato una dimensione diversa e l’ha portata in Europa dopo sei anni, a giocare due finali che la Fiorentina non faceva da 60 anni. Quindi quando ci sono queste cadute sono frutto di errori individuali. Anche se il quartetto difensivo della Fiorentina non è male per me sono calciatori poco adatti a questo tipo di calcio. Secondo me se Italiano allenasse giocatori qualitativamente più forti il suo tipo di gioco funzionerebbe meglio. Ecco perché a Napoli sarebbe ideale. Il problema è essere accettati nello spogliatoio perché tu devi proporre un calcio che segna la vita ai giocatori. Ed il suo calcio, in genere, i calciatori lo giocano volentieri. Perché sono i primi a divertirsi. Il fatto di essere corteggiato dal Napoli è motivo di grande soddisfazione per Italiano che sta riflettendo. Quando hai un presidente con quella personalità debordante gli allenatori si pongono la domanda se riusciranno o meno a gestire il rapporto con lui. Italiano si domanda anche se è pronto e, credo, penso di sì. Certo se il presidente del Napoli fosse meno invasivo, Italiano sarebbe già andato a piedi ad allenare gli azzurri”.