Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juventus, è intervenuto a 1 Station Radio durante la trasmissione 1 Football Club, rispondendo ad alcune domande sulla stagione azzurra.
Ecco le parole di Ivano Trotta:
“La Juve ha meritato il successo contro la Lazio? Sicuramente. Una bella vittoria, di carattere. Ieri c’è stata troppa Juve per la Lazio.
Se terrei Allegri sulla panchina della Juventus? Assolutamente no.
I due allenatori più pagati della Serie A non hanno raccolto quanto sperano, con Mourinho esonerato e Allegri che non vince da diverse partite di A. Il calcio italiano dovrebbe imparare a gestire meglio le proprie risorse? Letta così, sì. Alla lunga, però, i grandi allenatori fanno la differenza nelle grandi squadre. Sono tecnici che, in un determinato contesto, non riuscivano più a trasmettere quello in cui credevano.
Che sconfitta è stata quella contro l’Atalanta? L’Atalanta è stata agevolata dall’atteggiamento degli azzurri, anche se ha fatto una grande gara. I successi delle avversarie degli azzurri, nove volte su dieci, sono condizionati dall’atteggiamento della squadra partenopea.
Se riscatterei Traorè? No, non lo riscatterei. Dopo uno scudetto vinto e una stagione fallimentare, vorrei vedere facce nuove, che ripartano con l’entusiasmo di giocare in una piazza come Napoli. Questo scudetto, anziché garantire entusiasmo, sembra aver lasciato appagamento. Un progetto nuovo, con facce nuove sia in dirigenza che sul terreno di gioco, potrebbe essere la strategia giusta.
Questa stagione smentisce chi crede che lo scudetto sia merito esclusivo di De Laurentiis? Per mia esperienza, posso dire che una stagione non è mai uguale all’altra. Mi è capitato di fare una scalata dalla C2 alla Serie B, ed altre in cui ci siamo salvati per il rotto della cuffia con squadre importanti. Il calcio non è matematica. Una stagione come lo scorso anno, in cui tutto è andato bene, non era detto si potesse confermare. Bisogna considerare che la squadra ha perso il vero artefice del successo. Il Napoli ha vinto attraverso un gioco strepitoso. Vinceva e convinceva grazie al lavoro di Spalletti. Un gioco mai fine a sé stesso, allo stadio ci si divertiva.
Prendere Giovanni Manna significherebbe concentrarsi su un mercato di giovani? Non lo so, non lo conosco. Non saprei, nel caso venisse al Napoli, che tipo di mercato potrebbe fare. Con la cessione di Osimhen e di altri giocatori, il club avrà un buon budget a disposizione per il mercato e, dunque, anche per puntare su giocatori di valore che possono adeguarsi ad una piazza di spessore come Napoli.
Dove vedrei meglio Koopmeiners, al Napoli o alla Juventus? Al Napoli, ovviamente.
Al Napoli si avvicina Italiano, così come Thiago Motta ai bianconeri. Sarebbero scelte giuste? Credo di sì. La scelta della Juventus sarebbe azzeccata, anche se non so se realmente possa trovarsi bene in bianconero. Per quanto riguarda Italiano, è impossibile nascondere il buon lavoro svolto negli ultimi anni.
Chi passerà il turno tra Atalanta e Fiorentina, nella semifinale di Coppa Italia? Adesso direi più Atalanta”.