Dopo Napoli-Atalanta, due storiche firme del giornalismo campano si ritirano: Carlo Verna della RAI e Antonio Giordano del CdS annunciano il loro ritiro.
Il giornalista Antonello Perillo saluta così il suo collega storico: “Carlo Verna inizia una nuova fase della sua straordinaria carriera. Uno come lui di fatto non può andare in pensione. Una fantastica carriera costellata di straordinari successi. Tra le voci più note di ‘Tutto il Calcio Minuto per Minuto’, oltre ad aver condotto per diversi anni il telegiornale della Campania e la rubrica nazionale ‘C Siamo’, Carlo ha seguito nel mondo ben 8 Olimpiadi, 17 Mondiali ed oltre 20 Europei tra calcio, nuoto e pallanuoto. Per non parlare dei lunghi anni delle radiocronache per ‘Tutto il Calcio Minuto per Minuto’, dell’ideazione e la conduzione della rubrica nazionale ‘C Siamo’ e di un’infinità di conduzione di tg e di servizi per la Tgr Campania. E ancora…l’impegno per due anni come Vicedirettore nazionale della Tgr, le sue battaglie sindacali come segretario nazionale dell’Usigrai e il prestigiosissimo incarico, dal 2017 al 2021, di Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Il tutto con una dedizione e con una passione senza eguali. Come dicono i marinai, ‘buon vento’ carissimo Carlo! Chissà quante altre sorprese ci riserverai!”
Il giornalista del CdS, Fabio Mandarini, saluta così Antonio Giordano: “E quindi, dopo 25 anni insieme, mi vuoi dire che finisce così?! Ma smettila. A te devo tutto, devo quello che sono come uomo e come giornalista. Siamo campioni d’Italia, del resto. Siamo due penne, un’anima. Credo che siamo stati una delle coppie più belle e comiche del giornalismo italiano,. Credo che niente ci separerà mai. Da domani resto solo sul campo senza il mio faro, senza il mio boss, senza lo specchio. Ma tanto, prima o poi, torneremo. Sì. Grazie, per il momento. Sono Careca senza Diego, ora. Ma se sono Carecao lo devo a te, il mio Maradona. Sei il più fottuto genio del giornalismo che conosca, e io il più romantico e mieloso e fortunato degli allievi devoti. Buona vita nuova, fratello”