Miranchuk, Scamacca e nel finale Koopmeiners
L’Atalanta domina, gli azzurri si fermano a due pali e il Maradona s’infuria: «Meritiamo più rispetto»
Napoli in ginocchio
Finisce malissimo per i campioni d’Italia la giornata aperta dal gesto antirazzista Champions miraggio, resta l’Europa League
La Champions, già un’illusione, è ormai utopia allo stato puro, una dimensione abbandonata definitivamente, e quando l’Atalanta consegna timbri e passaporti, l’unica finestra che si spalanca dinnanzi agli occhi del Napoli è (difficile, non impossibile) l’Europa League, da afferrare con l’orgoglio e quel talento esaltato da Spalletti, con una serie di inquietanti interpretazioni successive che chiudono un ciclo durato esageratamente poco. L’Atalanta fa quel che vuole, è nettare spalmato in una partita sempre sua, senza insidie (poche cose), senza tormenti (rarissimi), dominata in ampiezza, sugli esterni, in mezzo al campo, nelle due aree, con quell’Idea che Gasperini ha elevato a sistema spettacolare: 0-3, in scioltezza, lasciando che Calzona si tormentasse senza avere alibi (il palo di Zielinski e a seguire quello fortuito di Osimhen), perché su episodi da catalogare come occasionali non si fondano le tesi difensive. Fonte: CdS