Giovanni Scotto lo scrive sulle pagine de Il Roma
“Alla fine del campionato saluterà tutti e comincerà di nuovo a lavorare per la Slovacchia: nel mirino gli Europei. Non ci sono margini per una sua conferma, al di là dei risultati e del rendimento. L’allenatore ha chiarimente detto che il doppio impegno non è compatibile con le partite ufficiali, cosa che ovviamente pensa per primo De Laurentiis. Una ipotetica conferma in azzurro andrebbe definita adesso: con la separazione dalla Slovacchia da decidere subito, a prescindere da che piazzamento otterrà il Napoli a fine stagione. Ma non è questo il momento per chiedere alla federazione di lasciarlo andare dopo gli Europei. Non a caso Calzona ha firmato un prolungamento fino al 2025 proprio il giorno prima di sbarcare a Napoli, con il chiaro e reciproco intento di proseguire il rapporto. Inoltre, Calzona mai vorrebbe disputare un Europeo da separato in casa. Forse, dopo il torneo, se le cose per la Slovacchia non dovessero andare bene, potrebbero crearsi ipotetici presupposti per un addio. Ma a quel punto, a giugno inoltrato, sarebbe troppo tardi. De Laurentiis non aspetterà così tanto. Se Aurelio avesse voluto puntare su Calzona anche per il futuro, prima dell’accordo col Napoli sarebbe arrivata la separazione con la Slovacchia e di conseguenza una firma col club azzurro su un contratto più lungo. Ma il presidente azzurro, in questa stagione sciagurata, ha cercato sempre dei traghettatori (da qui il mancato accordo con Tudor) proprio perché ha le idee chiare su chi scegliere nella prossima stagione: un allenatore che non sarà Calzona”.