INSIEME. Lo slovacco è di rientro in Italia dopo l’ultimo impegno con la sua nazionale. Tornerà con Calzona per accomodarsi di nuovo in regia, alla sinistra di Anguissa, ma girandogli attorno con o senza palla, com’è solito fare in ogni partita dal chilometraggio illimitato e con panoramiche di calcio difficili da intercettare. Con loro ci sarà Traore, anche lui rimasto a Castel Volturno per ritrovare la miglior condizione fisica. L’ex Sassuolo vuole concludere nel migliore dei modi la stagione, in sospeso c’è il suo futuro, una cifra elevata per il riscatto dal Bournemouth e altre nove partite per non far rimpiangere il vecchio Zielinski (di rientro anche lui dopo l’ultima partita di ieri con la sua nazionale) prenotandosi uno spazio, chissà, nel Napoli del domani.
CHI SEGNA. Una partita la scrive chi segna, non solo chi ricama o corre ovunque, per questo l’importanza di Anguissa, la sua incidenza all’interno delle prossime partite, negli scontri diretti contro Atalanta, Roma, Bologna, Fiorentina e non solo, sarà legata al sostegno e al supporto di Kvaratskhelia e Osimhen. Uno sta per tornare, l’altro è già qui, lavora da giorni a Castel Volturno. Sanno bene entrambi che questo, per loro, potrebbe essere l’ultimo tratto di strada insieme, perché Osi è attratto da altre sfide, ma il suo futuro dipenderà dai prossimi mesi. Ce ne sono ancora due per caricarsi sulle spalle il Napoli come sanno fare i leader. Fonte: CdS