Da capitano del Napoli in Serie C, alla guida del Pompei, il sogno di Gennaro Scarlato

Dieci vittorie consecutive e primo posto nel torneo di Eccellenza. Obiettivo Serie D per il Pompei, passato da Diego Maradona jr a un altro tecnico legatissimo al Napoli: Gennaro Scarlato.
Cresciuto nel vivaio del vecchio club azzurro, aveva fatto la trafila nelle giovanili, giocando in tutti i ruoli: attaccante, centrocampista e difensore centrale, come scrive Il Mattino. Nel 1997 lasciò la foresteria del Centro Paradiso per volare a Londra, dove c’era la possibilità di firmare il contratto con il Chelsea, che allora non era ancora un potente club. Ebbe un ripensamento e tornò a Napoli. Della squadra creata da De Laurentiis e Marino dopo il fallimento, quella che giocò il campionato di serie C 2004-2005, Scarlato fu il capitano.
Era il Napoli che non aveva un campo di allenamento né una sede, quello che si trovò a giocare in luoghi inesplorati perché la serie C era un mondo mai vissuto dalla ex squadra di Maradona, a cui De Laurentiis provò con alcune sponsorizzazioni cinematografiche a dare un tocco di internazionalizzazione e di spettacolo. Ma era una squadra che poteva comunque contare sullo zoccolo duro del pubblico del San Paolo: Napoli sempre presente al fianco degli azzurri, anche in un campionato di serie C non esaltante (si concluse con la sconfitta nella finale playoff contro l’Avellino). Ventotto partite e due gol con la fascia al braccio, le strade del Napoli e di Scarlato si divisero definitivamente nella primavera 2005.
Ha lavorato tanto nei settori giovanili, anche a Benevento e Salerno, sperando un giorno di poter allenare la Primavera azzurra. Poche settimane fa, la chiamata del Pompei, che aveva intanto interrotto il rapporto con Maradona jr. E una serie di brillanti risultati, le dieci vittorie che hanno consentito alla squadra di superare l’Acerrana in testa alla classifica.
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