Il mercato che si aprirà a fine campionato vedrà qualche rivoluzione per qualche club, ma anche rinforzi importati, come quello che pensa di fare l’Inter che ha messo nel mirino l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori, ma non solo, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Due profili in cima alla lista. Ma anche una scelta da fare. Per aggiungere un ulteriore rinforzo al reparto offensivo, oltre a Taremi, l’Inter ha messo nel mirino Raspadori e Gudmundsson. Uno dei due, insieme all’iraniano, e ovviamente al tandem titolare Lautaro-Thuram, renderebbe l’attacco di Inzaghi esplosivo. Il tecnico nerazzurro, insomma, potrebbe gestire nel migliore dei modi stanchezza ed eventuali infortuni: evidentemente, come non è accaduto quest’anno. Già, ma chi puntare allora tra il napoletano e il genoano? A chi dare la priorità? Tra viale Liberazione e la Pinetina, si sta ragionando proprio su questo, facendo emergere vantaggi e criticità delle due operazioni.
Partendo da Raspadori, a suo favore c’è sicuramente il passaporto. Da anni, infatti, in casa nerazzurra vengono privilegiati i giocatori nostrani. Pesa, ad esempio, il fatto che non abbiano bisogno di ambientamento, conoscendo la serie A, a differenza degli stranieri alla prima esperienza nel calcio italiano. Raspadori, inoltre, è una certezza della Nazionale: significa che è già abituato a giocare con diversi nerazzurri, visto che il contingente più consistente in azzurro lo fornisce proprio l’Inter. Peraltro, con i suoi 24 anni appena compiuti, l’attaccante di Bentivoglio è ancora in una fase di crescita della sua carriera, con mezzi evidentemente ancora da scoprire e da far esplodere. A Napoli, il suo percorso si è complicato e cambiare maglia potrebbe aiutarlo a rilanciarsi. Sotto il Vesuvio, anche al di là dello scudetto conquistato l’anno scorso, ha cominciato a calpestare i palcoscenici più prestigiosi, compreso quello della Champions, dove è riuscito ad essere protagonista. Insomma, in nerazzurro potrebbe essere gettato nella mischia in qualsiasi situazione. Per di più, potendo sfruttarlo sia da prima sia da seconda punta: quello che in un certo senso è Lautaro, di cui sarebbe l’alter ego ideale”