Siamo nella provincia italiana, dove la vita scorre più lentamente, Mezzano si chiama il paese, frazione di Ravenna per l’esattezza. Sembra una normale giornata, che si snoda attraverso una partita dei “Pulcini” locali fra la squadra locale ed il Cervia, un giocatore di 11 anni viene sostituito dal suo allenatore e ciò rientrerebbe nell’assoluta normalità di una partita di calcio, invece inizia lo spettacolo. Prima i genitori del sostituito, feriti nell’orgoglio, manifestano dagli spalti il proprio eufemistico dissenso. Poi a fine partita, il padre entrato in campo con la moglie, insulta l’allenatore ed il suo collaboratore, conclude lo spettacolo, rifilando una testata al tecnico.
I fatti risalgono all’ultimo minuto del primo tempo, quando il “mister” del Mezzano, un 22enne alla sua prima esperienza in panchina, ha sostituito uno dei suoi ragazzi, per un problema a una scarpa che gli si sfilava. Nelle gare dei “Pulcini” si possono fare i cosiddetti “cambi volanti” (quindi gli atleti possono uscire e rientrare a gara in corso) e l’allenatore avrebbe voluto far tornare in campo il giocatore nel secondo tempo.
Poi l’epilogo, prima gli insulti ed infine l’aggressione. Queste le parole del tecnico: “A quel punto il marito è tornato verso di me e mi ha colpito con una testata. Io sono caduto per terra e il padre, prima di essere bloccato, ha cercato di colpirmi con dei calci”. L’allenatore del Mezzano si è poi recato al Pronto Soccorso.
Fonte: rainews.it