Mimmo Morena, ex cestista italiano ed ex capitano della Eldo Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, soffermandosi tra le altre cose sulla vicenda Juan Jesus-Acerbi.
“Il caso Acerbi? Argomento spinoso, diventa sempre più importante perché vediamo spesso i calciatori mettere la mano davanti alla bocca per evitare che si leggano i loro labiali a volte compromettenti. Nell’agonismo c’è sempre stato il battibecco, non sappiamo cosa Acerbi abbia detto a Juan Jesus ma sicuramente il brasiliano non si è inventato nulla. Del resto conosciamo tutti il valore dell’uomo Juan Jesus. Certo, questo tema è molto sentito, un professionista che peraltro gioca nella Nazionale, in un grande club, ha il compito di sapersi comportare non solo a livello di prestazioni sportive, ma anche a livello di dialettica. Razzismo nel basket? In 35 anni di carriera da giocatore non ho mai avuto squadre solo “caucasiche”, ho sempre giocato con compagni di ogni colore, estrazione sociale e nazionale. Sul parquet non mi è mai capitato di sentire offese razziste, certo sfottò tra compagni di squadra, ma mai offese per il colore della pelle. Del resto, afroamericani, serbi, croati, lituani, italiani, il basket è sempre stato multietnico fin dalle sue origini. Al di là, poi, dell’imbecille di turno che dagli spalti ti urla “terrone” o altre cose, a me personalmente subire certe offese mi caricava terribilmente”.