Ieri Acerbi, affiancato da Marotta e Capellini, in una videocall di un’ora ha dato la sua versione dei fatti sul caso che vede coinvolto lui e Juan Jesus: nessuna offesa razzista, ha ribadito il difensore nerazzurro, solo un fraintendimento della frase “Ti faccio nero“. Sul motivo delle sue scuse in campo, Acerbi avrebbe detto che preferiva far finire la cosa in campo. Ora la palla passa al Giudice Sportivo Mastrandrea, che valuterà anche tutto il fascicolo sulla vicenda, incluse le immagini fornite e gli audio tra Var e arbitro, ma sono tre le possibili sanzioni: 10 giornate di squalifica per la violazione dell’articolo 28, comportamenti discriminatori; assoluzione; violazione dell’articolo 39 per condotta gravemente antisportiva con un minimo di 2 giornate di squalifica. La terza soluzione sarebbe la più comoda per Acerbi e il suo entourage, anche perché la squalifica per comportamenti discriminatori rischierebbe di compromettere anche il suo futuro all’Inter, da sempre impegnata nel favorire l’integrazione e la lotta al razzismo.
Fonte: Corriere dello Sport