Grava, una vita accanto al Napoli, allena gli azzurri in assenza di Calzona

Il tecnico del Napoli Francesco Calzona è in Slovacchia per le due sfide che attendono la nazionale che allena in contemporanea coi partenopei. In sua assenza chi si occupa di allenare gli azzurri rimasti, al netto di quelli impegnati con le rispettive nazionali, è Gianluca Grava, una vita col Napoli, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Il primo giorno di primavera, annunciato da un sole che meglio non si poteva, ha riscaldato la favola di uomo che il Napoli l’ha visto nascere, crescere, diventare grande e poi grandissimo indossando una maglia, una giacca, una tuta e una sola pelle. Gianluca Grava, 47 anni compiuti il 7 marzo, ha conosciuto il Napoli da protagonista per la prima volta il 30 gennaio 2005, in Serie C1 contro il Lanciano al San Paolo, appena risorto dal fallimento: arrivò con il mercato invernale quand’era Napoli Soccer e da quel giorno non l’ha più lasciato. Rinunciò alla B, per lui era il sogno. E così ha scalato tutte le tappe fino alla Champions, ha fermato giganti come Ibra e Del Piero, ci ha rimesso un ginocchio e Adl gli ha rinnovato il contratto; è tornato, s’è ritirato e Aurelio gli ha affidato la direzione del settore giovanile. E poi ancora: arriva Mazzarri, sos, e il presidente gli offre di entrare nello staff tecnico del suo ex allenatore; e quando Walter va via resta anche nella squadra di Calzona. Non c’è mai stato Napoli senza Gianluca Grava detto Giandu, quando giocava, negli ultimi 19 anni. Per un totale di 6.990 giorni: festeggiati ieri, insieme con la primavera, dirigendo l’allenamento in assenza del boss.

Che storia, la sua. Bella davvero, di calcio e sudore, lavoro e umiltà. Un esempio: mai una parola, sempre nell’ombra. Anche ieri: il tecnico è in Slovacchia, il vice e i due collaboratori pure, e Grava guida il Napoli insieme con Francesco Cacciapuoti, il preparatore atletico del club che era con lui nel settore giovanile. Un regalo di anniversario del destino per i 30 anni di calcio: la sua prima partita, in assoluto, l’ha giocata il 20 marzo 1994 in Serie D, con la Casertana in trasferta a Francavilla (0-4). Aveva 17 anni, l’allenatore era suo padre Adriano. Grava è il protagonista di una storia cominciata sui campi di polvere, passata attraverso ogni serie e ogni coppa europea con il Napoli, dall’Intertoto alla Champions (l’esordio contro il Villarreal in Spagna, nel 2011). Un difensore implacabile, irriducibile, amato: il suo salvataggio sulla linea che originò il gol della vittoria di Cavani contro il Lecce, resta un simbolo degli ultimi anni. Con tanto di video virale”.
GravaNapoli
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