Enrico Fedele, dirigente sportivo, ha parlato ai microfoni di Radio Marte alla trasmissione Marte Sport Live. “Il caso Acerbi è grave. La cosa però sembrava finita in campo, col giocatore del Napoli che non aveva voluto sospendere la partita… Acerbi ha fatto una dichiarazione un po’ avventata e Jesus è stato mal consigliato, perché il Napoli doveva vietare di fargli scrivere quella risposta sui social dopo le frasi post-gara dell’avversario. Juan Jesus avrebbe dovuto dire: ‘Io parlerò con gli organi competenti’, non rispondere pubblicamente. E’ stata più una rivalsa di chi si è sentito chiamare bugiardo, così. L’episodio è non da condannare, ma da stra-condannare, però lo si poteva gestire in maniera migliore. Jesus non doveva reagire, solo stare zitto, perché non c’è una prova concreta di ciò che ha detto Acerbi. Ci sono due versioni. La stagione è, sino a questo momento, fallimentare perché nel Napoli non hanno avuto la forza di difendere questo scudetto. E’ vero che il Napoli ha conquistato gli ottavi di finale di Champions, cosa rara nella sua storia, ma non si è mai visto che una squadra con il tricolore sul petto avesse 31 punti di distacco dalla prima in classifica. E secondo me per una qualificazione in una competizione europea il Napoli deve compiere un’impresa. Con l’Inter è stato un punto guadagnato o due persi? E’ un punto che dà morale. Già nel primo tempo, il Napoli poteva prendere quattro gol, mentre nel secondo si è ripreso sul piano fisico. Non capisco certi cambi: voi avete mai visto fare per due partite di seguito sostituzioni al novantesimo?”