A Radio Crc, nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, è intervenuto Salvatore Bagni, dirigente sportivo: “Conquistare 31 punti dopo aver vinto il campionato proprio no! Tutti hanno pensato l’anno scorso che ripetersi sarebbe stato difficile, ma conquistare 31 punti era impensabile! Noi non eravamo meglio, ma ci affrontavamo, anche con cattiveria. Una squadra deve avere unità di intenti, noi ragionavamo diversamente, ci mettevamo anche le mani addosso, ma sul campo c’era l’apprezzamento della persona che ti aveva affrontato! Mi rendo conto che ora è cambiato tutto, ma per vincere con continuità bisogna sapere tutto l’uno dell’altro, anche come la pensa. Il mio lavoro era una passione e lo era per tanti, infatti molti giocatori non hanno mai smesso di giocare, lo hanno fatto senza la Serie A, la Serie B, la Champions, lo hanno fatto per passione con gli amici dell’infanzia. Noi abbiamo vissuto in parrocchia, nel 2019 ci siamo ritrovati dopo 50 anni a rigiocare tutti insieme ed ho visto piangere il parroco perché era lo stesso dopo 50 anni, don Walter. Piangeva perché aveva capito che i rapporti tra di noi che da piccoli non erano straordinari, ora erano eccezionali. Tengo molto al discorso “persona” perché bisogna rispettare le persone prima ancora che i giocatori. Acerbi-Juan Jesus? Juan Jesus è un ragazzo eccezionale, ha raccontato la cosa con tranquillità. Non si può negare la frase pronunciata e la punizione deve essere esemplare. Non si può minimizzare sempre, ha fatto benissimo Juan Jesus. Non sarei rimasto così tranquillo fossi stato nel calciatore del Napoli, mi complimento con lui per la sua pacatezza. De Laurentiis spera di vendere Osimhen! I numeri sono fondamentali in sede di mercato, forse per la prima volta, ma spero di no, De Laurentiis dovrà ridurre un attimo la clausola. I numeri di Osimhen incideranno in sede di trattativa. Chi ha intenzione di prendere Osimhen credo che proverà ad abbassare la clausola anche perché il Napoli deve venderlo altrimenti si ritroverebbe un calciatore scontento nello spogliatoio e che andrà poi comunque via, perdendo soldi. Zielinski? E’ vero che il giocatore deve essere a disposizione della società che lo paga, ma non ha più niente da dare al Napoli in questo momento. Non credo non lo voglia dare, ma non ha più la forza e a volte non ci si spiega perché si viene trattati così. Dopo Zielinski? Sono certo che Sudakov sia un’idea di Giuntoli. Sudakov è un trequartista, non è una punta centrale, non è una punta esterna, è un trequartista che può fare la mezzala ed il centrale di centrocampo. E’ un destro che usa tutti e due i piedi, dal punto di vista tecnico è straordinario. Fa molti più assist che gol, non è ancora un goleador, ma è un fortissimo giocatore. Non segna tanto, ma è un giocatore sopraffino. La mia domanda è: dove lo collochi? Se cerchi un trequartista, Sudavok è eccezionale, non so cosa cerca il Napoli però. Una punta bisognerà prenderla al posto di Osimhen, un’idea ce l’ho, ma lo venderà in Inghilterra. Il mio amore per Napoli è sconfinato, ma è inutile che elenchi i giocatori con i quali il Napoli avrebbe fatto plusvalenze ed ha rifiutato. Terrei Calzona fossi nel Napoli, avendo già intrapreso una strada ed avendo visto che la squadra segue l’allenatore, un’altra scelta sbagliata non la vorrei. Lo stesso Italiano è un buon allenatore, mi piace tantissimo e mi piace anche come fa giocare le squadre, ma dovrebbe entrare nel contesto e non è scontato che ci riesca“.