Dopo Zielinski, l’Inter ribussa in casa Napoli, un Jack per l’attacco

Convincere De Laurentiis sarà difficile ma un tentativo sarà fatto
Non solo Taremi, l’attacco interista avrà almeno un altro volto nuovo nella prossima stagione. E sui taccuini di Marotta e Ausilio ci sono già i nomi di Raspadori e Gudmundsson. Del resto, ciò che già sembrava chiaro lo scorso autunno ha trovato una conferma ancora più evidente nell’ultima settimana: il reparto offensivo nerazzurro era ed è “corto” per reggere due competizioni, con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Lautaro e Thuram hanno tenuto botta alla grande fino a che hanno potuto, ma sono arrivati a corto di energie proprio quando si trattava di affondare il colpo in Champions. Se non altro, i loro numeri straordinari sono stati sufficienti per ipotecare lo scudetto.

 

  CARATTERISTICHE. Raspadori e Gudmundsson sono evidentemente operazioni complicate. Al di là del valore dei cartellini (più vicino ai 40 che ai 30 milioni), per il primo il grande ostacolo è De Laurentiis, storicamente poco propenso a cedere ad una concorrente un proprio giocatore. E l’Inter gli ha appena “soffiato” Zielinski… Per il secondo, invece, il nodo è la concorrenza. A gennaio ci aveva già provato la Fiorentina, senza raggiungere però le richieste del Genoa. Per giugno, sembra che si possa fare avanti pure la Juventus, a meno che non si concentri solo su Zirkzee. Attenzione poi pure all’estero. Ad ogni modo, l’Inter ha pensato a Raspadori perché può essere l’ideale vice di Lautaro, grazie alla sua capacità di giocare da prima come da seconda punta, al fianco di un altro centravanti. E con i suoi 24 anni rappresenta anche un investimento per il futuro. Gudmundsson è leggermente più vecchio (27 primavere il 15 giugno), ma sarebbe l’attaccante capace di creare la superiorità con i suoi uno contro uno.
 
ALL’OPERA. Per mettere a segno il suo colpaccio, l’Inter dovrà puntare innanzitutto sulla preferenza dei due giocatori. Raspadori sta vivendo una stagione complicata, Gudmundsson è a caccia di un balzo in avanti in carriera. Più impegnativo, per Marotta e Ausilio, sarà raccogliere le risorse per smuovere le resistenze di Napoli e Genoa. Per un investimento che si avvicini ai 40 milioni, occorrerà vendere. Uno dei sacrificati potrebbe essere Dumfries, in ragione anche delle difficoltà di rinnovargli il contratto. E poi occhio ai giovani (Oristanio, Valentin Carboni, ecc.): potrebbero essere ceduti conservando la recompra. Fonte: CdS
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