In un campionato virtuale sarebbe stato bello vederle sfidarsi, rivali per una semplice partita o un’annata intera. Da una parte il Napoli di Spalletti e dall’altra l’Inter di Inzaghi, due macchine perfette, belle ed efficaci, distanti pochi mesi. Salvatore Bagni fatica a scegliere tra le due e allora si lascia guidare dal cuore e dai sentimenti: «Io tifo Napoli e allora direi subito Napoli, ma anche questa Inter ci sta facendo divertire, è una squadra gioiosa, come lo era il Napoli di Spalletti. Forse c’è una sola grande differenza».
Quale?
«Il Napoli ha vinto lo scudetto da sorpresa assoluta del campionato. Era partito per conquistare un posto in Champions e ha stupito tutti con un percorso incredibile. L’Inter, invece, lavora da tempo al traguardo del tricolore. Da tre anni è la favorita, la vittoria di questo campionato sarà il coronamento di un lungo percorso».
Nella sua squadra ideale sceglie Lautaro oppure Osimhen?
«Difficile rispondere perché sono attaccanti diversi, sarebbero devastanti insieme ma penso non accadrà, anche perché credo che Lautaro resterà all’Inter. Osimhen è più veloce e dà profondità alla squadra, Lautaro ama la palla sui piedi ed è più tecnico. Ma nell’Inter la grande sorpresa di quest’anno è stata Thuram. Ha avuto un impatto super con il campionato italiano».
Lo scorso anno, invece, quale giocatore ha inciso più di tutti nello scudetto del Napoli?
«Facile dire Kvaratskhelia oppure Osimhen… Allora scelgo Kim».
Da un anno all’altro, cos’è successo al Napoli?
«Ha cominciato a sbagliare tutto a partire dalla scelta dell’allenatore. Garcia è entrato poco in empatia con la squadra perché ha dato idee diverse da Spalletti e i calciatori sono andati in confusione totale. Forse non si doveva toccare nulla, il Napoli era meravigliosamente perfetto. Ma anche il mercato è stato sbagliato. Se incassi 50 milioni per Kim e li spendi per tre giocatori che non si vedono, allora qualcosa è andato storto».
Zielinski questa sera vivrà una serata particolare.
«Mi dispiace molto per com’è finita e credo che anche lui sia molto rammaricato. Ha sempre onorato la maglia, è stato un professionista silenzioso e rispettoso. Secondo me bisognava parlare un annetto prima di contratto per soddisfare le sue richieste. Meritava di restare. Da quando ha sapu to che avrebbe lasciato Napoli ha cominciato ad essere un altro giocatore. Ormai sembra svuotato, deluso. Ha mollato».
Fonte:CdS