Un po’ avrà il sospetto d’essersi ritrovato già nel futuro, Piotr Zielinski, domani sera, quando metterà piede a San Siro, sull’erba che dal prossimo anno calpesterà con un’altra maglia. Quella contro l’Inter sarà la sua partita, chissà se dal primo minuto oppure in corso d’opera o solo dalla panchina. È il grande rebus che Calzona porterà con sé ancora per qualche ora, potendo giocare coi dubbi, in attesa di scioglierli quando sarà il momento delle decisioni. Zielinski veste ancora la maglia del Napoli e lo fa onorandola, sordo al richiamo del domani, ma affrontare l’Inter avrà per lui un sapore speciale, sarà una notte diversa dalle altre, un po’ come quando al Meazza aveva sfidato il Milan (un mese fa) avvertendo in anticipo aria di derby.
Zielinski giocherà nell’Inter dalla prossima stagione, si trasferirà a parametro zero all’età di trent’anni (che compirà a maggio), nel pieno di una carriera spesa ad inseguire diversi sogni. Uno, lo scudetto, l’ha conquistato pochi mesi fa, l’apice del suo percorso in azzurro durato otto anni, dal 2016 al 2024, che fanno di Zielinski (con Mario Rui) uno dei giocatori più longevi della rosa, una sorta di pilastro che poteva diventare bandiera prima che le scelte lo portassero a Milano. L’Inter è stata un’opportunità che Zielinski ha colto al volo quando ha capito che col Napoli sarebbe stato difficile ridurre la distanza in sede di trattative per il rinnovo. In estate il polacco aveva rifiutato l’Arabia e i suoi milioni, stava trattando il prolungamento col club di De Laurentiis, sembrava vicino l’accordo, poi è sfumato tutto e il solco è divenuto ampio fino a rendere impraticabile la strada del riavvicinamento. Zielinski non sa ancora bene cosa ne sarà di lui domani sera. Vive da settimane il ballottaggio con Traore che durerà fino al termine della stagione. Un posto per due nel 4-3-3 di Calzona. Piotr vorrà esserci, giocare contro la sua futura squadra sarà uno stimolo in più, oltre quelli che il professionista polacco avverte ogni volta che indossa la maglia del Napoli, pur sapendo che dopo ogni partita sarà più vicino l’addio. L’Inter in trasferta, nella sua prossima casa, contro i compagni del domani intanto rivali, sarà la prima occasione per farsi notare da tutti, tifosi compresi. Zielinski sistemerà il suo calcio in vetrina, vorrà esibire fiero un talento che quest’anno, chissà se per le voci o le difficoltà collettive, si è opacizzato fino a spegnersi lentamente. Appena tre gol in stagione, l’ultimo il 3 ottobre in Champions League contro il Real Madrid. Il tramonto partenopeo di Zielinski comincerà già da Milano: per ora sono 360 presenze, 50 gol, una cinquantina di assist, una Coppa Italia, uno scudetto e poi l’impulso d’immaginarsi altrove per ripartire, sorprendendo tutti. Una sterzata delle sue.