Non deve essere stato un periodo facile per Xavi. Anche la decisione di lasciare a fine stagione deve aver lasciato segni. Ora, però, c’è la soddisfazione di essere tra le 8 squadre più forti d’Europa e di aver raggiunto questo traguardo grazie a dei giovanissimi. Questa l’unica cosa che lo fa veramente illuminare. Si legge su La Gazzetta dello Sport: «Abbiamo giocato con Lamine che ha 16 anni, Cubarsí che ne ha appena compiuti 17, Fermin che lo scorso anno era in terza divisione e ne ha 20. La cantera del Barcellona non tradisce mai. Cubarsí era al debutto in Champions e si è preso il premio di migliore in campo. È incredibile. Non è mai nervoso, oggi è stato eccezionale nel raccordo tra difesa e attacco con passaggi di grande qualità».
E ora per l’adolescente Pau si parla addirittura di nazionale. Lui fa come con Osimhen, resta tranquillo: «Non lo so, vedremo. Certo, la cosa mi fa piacere ma se non sarà questa volta ci saranno altre occasioni. Il premio? Oggi è il giorno più bello della mia vita. E siamo nei quarti dopo anni difficili per il club. Questo premio se lo merita tutta la squadra». Ecco, parole di un veterano di 17 anni e 50 giorni.