“Per un presidente che non rappresenta solo la Filmauro ma anche una squadra chiamata Napoli questi sono comportamenti anomali e censurabili. Detto questo, nessuno diventi censore estremo nei confronti di De Laurentiis che– ha riferito l’editoralista di Repubblica Corbo a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre – attraversa un momento difficile. Io mi auguro che gli amici cari, quelli veri, quelli che frequenta, la signora Jaqueline, soprattutto, modello di correttezza, signorilità e cortesia, il figlio, la figlia, gli siano vicini. Perché in questo momento De Laurentiis ha bisogno di parole di affetto, di qualcuno che gli dica che non può comportarsi così. Purtroppo lui si circonda di plaudenti che non fanno il suo interesse e certamente contribuiscono a deteriorare la sua immagine. A me questa cosa dispiace molto perché De Laurentiis per me è un imprenditore importante, persona per bene che sa essere gentile, cortese e signore, nonostante gli errori che ogni tanto gli contesto senza sconti. Mi auguro che gli amici possano aiutare De Laurentiis a tornare allo stile di una volta. Stasera il Napoli se la potrà giocare fino alla fine col Barcellona. Non solo perché gli spagnoli al momento sono in difficoltà ma perché il fascino del calcio è proprio questo. Quando la partita comincia si riparte alla pari; tutte le previsioni, i pregiudizi, le tensioni non contano più. Diventa una partita di calcio che è aperta non solo alla logica ma anche al sogno. Quindi è bello assistere alla partita di stasera nella speranza che il Napoli possa far felice i suoi tifosi. De Laurentiis non ha fatto una bella figura ieri sera. E io che voglio bene al Napoli, allo stesso presidente e all’immagine di Napoli spero che quelle scene non si ripetano. Questi comportamenti del presidente sono sicuramente anomali e io non voglio giudicarli negativamente. Preferisco giudicarli sul piano umano. Mi è sembrato il comportamento di un presidente evidentemente turbato dalle sconfitte, dal momento di crisi, dalle difficoltà che ha dovuto affrontare e magari non ha ancora superato. Quindi io invito alla comprensione più che alla critica”