Ecco i rigoristi azzurri in caso di parità al 120’

 

Il Napoli di Francesco Calzona si gioca una fetta di stagione non da poco, questa sera, allo Stadio olimpico di Montjuic: contro il Barcellona c’è in palio l’accesso ai quarti di finale di Champions League e un piede al Mondiale per club, tanto caro al patron Aurelio De Laurentiis.

Se la sfida dovesse chiudersi con segno x, come all’andata, considerato che in questa edizione della “coppa dalle grandi orecchie” non vige la regola del gol in trasferta, dopo i tempi regolamentari si andrebbe ai supplementari e, se necessario, ai calci di rigore. Ciccio Calzona avrà di sicuro in mente una possibile lista di tiratori, anche se la scelta definitiva dipenderebbe tanto dalle condizioni emotive e psicologiche, oltre che fisiche, degli uomini in campo.

 

 

Dando un’occhiata alle percentuali dal dischetto degli azzurri, ci sarebbe in realtà poco da sorridere. Victor Osimhen, se dovesse essere ancora sul terreno di gioco dopo la fine dei supplementari, sarebbe certamente tra i designati dell’allenatore calabrese, ma le sue percentuali dal dischetto non sono eccelse: 12 realizzati in carriera, 6 sbagliati.

In questa stagione Victor ne ha segnati due, contro Fiorentina e Sassuolo, sbagliandone altrettanti, contro Bologna e Juventus – errore non pesante grazie alla rapidità di Raspadori.

Khvicha Kvaratskhelia invece dal dischetto, quest’anno, non si è ancora mai presentato. In carriera conta 5 centri e 4 errori: nella scorsa stagione è stato infallibile in Serie A – gol contro Torino e Spezia -, ma in Champions si è fatto ipnotizzare da Trapp agli ottavi e da Maignan ai quarti. Chissà se Calzona terrà in campo fino alla fine Matteo Politano, tra gli azzurri più sostituiti in questa stagione: l’esterno ex Inter e Sassuolo in carriera ha calciato tredici rigori, segnandone ben dieci. Per ora, quest’anno, la sua percentuale è immacolata (gol contro Salernitana e Lecce).

Jack Raspadori di rigori tra i grandi ne ha calciato uno solo: quello contro il suo Sassuolo, lo scorso 27 agosto, sbagliandolo. Stanislav Lobotka ne ha invece segnato uno nel lontano 2013, con la maglia del Trencin, ma i tifosi azzurri ricorderanno bene l’errore contro la Cremonese agli ottavi di Coppa Italia dell’anno scorso, che costò agli uomini di Spalletti l’eliminazione. Anche il Cholito Simeone è fermo al 50% in carriera: uno segnato con la maglia del Genoa nel 2017 e uno in azzurro, sempre nella serie post 2-2 con la Cremonese. Potrebbe rientrare tra i designati anche Cyril Ngonge, che in Olanda – tra prima e seconda divisione – ne ha messi in rete tre su tre.

Restano sullo sfondo, pur non essendo specialisti dagli undici metri, Mario Rui, Anguissa, Traoré e Lindstrom. Fonte: Il Mattino

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