Se, come dice una canzone di qualche tempo fa, “Messico e nuvole”, da un po’ di tempo a questa parte, Napoli e…murales. Inutile nascondersi, il fenomeno è esploso soprattutto grazie a Diego. Chi Diego? Beh, anche questo è scontato. Per noi, ne esiste uno solo. I turisti vengono apposta a vederlo e ormai la tappa ai Quartieri Spagnoli è entrata di diritto negli itinerari di viaggio. Ma, se Maradona è Maradona, e mai lo si discuterà, voi, avete mai visto il murales dell’Iside? Si trova proprio “di fianco” a quello conosciutissimo del Pibe de Oro. E’ stato inaugurato il 6 Ottobre 2017, il giorno in cui si festeggia Santa Maria Francesca, la protettrice dei Quartieri Spagnoli e delle partorienti. Infatti, il culto di Iside è molto importante nella città partenopea proprio perché associato alla maternità. E, accanto al “Dio Maradona”, lei, Iside, giganteggia, in quanto Dea. In bianco e nero, seducente, femmina, intrigante, come Napoli. Un po’ madonna un po’ donna, un omaggio alla potenza della creazione. Sta benissimo lì, sul palazzo gemello, ti riporta alla “Pudicizia” scolpita nel 1752 da Antonio Corradini e che si trova nella Cappella della famiglia Sansevero nel centro storico della città, ma quella è “rinchiusa” nel museo, è un qualcosa di privato. Questa invece, la Iside realizzata dallo street artist argentino Francisco Bosoletti e che condivide il largo con Maradona, è pubblica, di tutti, proprio come Diego. Una Grande Madre a cui, siamo sicuri, il grande Diego, è contento di regalare un pizzico del suo affetto e della sua popolarità.
Ludovica Raja