Se doveva essere una prova generale in vista del ritorno di Champions contro il Barcellona, il Napoli ne ha ricavato un’indicazione estremamente chiara. Per sperare di passare il turno dovrà fare più o meno il contrario di ciò che ha mostrato ieri sera contro un Torino solido, organizzato, attento, che solo nel finale si è fatto schiacciare dagli azzurri.
Il Napoli avrebbe potuto vincere e non ci è riuscito per le ottime parate di Milinkovic e per la distrazione che ha consentito a Sanabria di pareggiare in tre minuti il vantaggio di Kvaratskhelia. Il georgiano ha segnato, ha costretto a tre interventi decisivi Milinkovic, ci ha provato dall’inizio alla fine con enorme determinazione. Ecco, lui è la buona notizia in vista della trasferta di Barcellona: ha fatto il quarto gol consecutivo in campionato e arriva in splendide condizioni alla partita più importante dell’anno. Però Kvara non può coprire tutti i problemi della squadra che non riesce a trovare un rendimento costante nemmeno all’interno della stessa partita. Ieri il finale è stato pieno di volontà, ma nella prima ora si era visto troppo poco calcio.
Come riportato dalla gazzetta, il problema del Napoli in costruzione è la lentezza: il Toro, che per forza di cose disputa una gara più difensiva che offensiva ma non rinuncia a ripartire, non va in difficoltà. Le occasioni possono nascere solo da situazioni episodiche o da errori. E il Napoli, che resta settimo, vede complicarsi la rimonta europea: il quarto posto è lontano sette punti e il distacco potrebbe aumentare. Il Toro, invece, mostra orgoglio e spirito di sacrificio in una situazione di emergenza a centrocampo. I granata hanno tirato solo due volte nello specchio della porta, ma hanno saputo interpretare bene i momenti della gara. E questo è un grande merito.