Il nervo scoperto del Napoli sta trovando la “cura” Calzona, ma restano troppi gol subiti

Il Napoli con Calzona sembra aver rialzato la testa dopo un inizio di stagione davvero terrificante e due allenatori cambiati, ma un dato resta certo, i troppi gol subiti, come sottolinea Il Mattino. “D’accordo, il «prima non prenderle» non rientra certo nel dna dei Francesco Calzona e tanto meno del Napoli costruito da tempo per fare gioco e spettacolo. Ma è altrettanto vero che la retroguardia dei campioni d’Italia sta pagando uno scotto pesantissimo in termini di reti subite quest’anno. La cura Calzona finora ha dato frutti, resta però il tallone d’Achille di un pacchetto arretrato che subisce davvero troppo. In 27 giornate, gli azzurri hanno incassato qualcosa come 31 reti al passivo. Più di un gol a partita tanto per essere chiari. Che sia in casa oppure in trasferta la musica non cambia. Anzi. Al Maradona si è fatto anche un po’ peggio (con 17 reti subite in 13 incontri). E le “note” erano le stesse con Garcia, con Mazzarri ed ora anche con Calzona. Intendiamoci quando una squadra prende sempre gol le responsabilità non sono solo del pacchetto arretrato, ma vanno attribuite a tutti. Le voragini che si sono viste nella terra di mezzo spesso hanno favorito gli avversari liberi di giocate a palla scoperta su cui sono venute meno le coperture opportune”.

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