L’asse tra il Sindaco, Gaetano Manfredi ed il numero uno azzurro, Aurelio De Laurentiis esiste, trovando ampia collaborazione e disponibilità nell’individuare una soluzione alternativa al Maradona per la pista di atletica. ADL ha affidato la redazione del progetto all’architetto Gino Zavanella, che già ne presentò uno durante l’amministrazione De Magistris. Si avvicina l’idea concreta di uno stadio dedicato interamente al calcio, dove arriverà il dialogo tra le parti, in funzione di Euro 2032, è difficile ipotizzarlo.
Dai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’architetto Zavanella, rilasciando queste dichiarazioni: “De Laurentiis dovrei sentirlo in giornata (ieri, ndr) per discutere dello stadio. I tempi? Se dovessi impiegare 24 mesi per fare un progetto sarei lento. Negli incontri avuti con il Presidente anche in passato è emerso che la sua volontà è quella di avvicinare il pubblico al campo il più possibile, dato che è abbastanza lontano. Noi sappiamo che una squadra come il Napoli, dove il pubblico è il dodicesimo uomo, avrebbe una spinta importante. Poi c’è la possibilità di abbandonare il Maradona e fare lo stadio nuovo altrove in una zona che il presidente sta studiando. De Laurentiis è talmente vulcanico che potrei aspettarmi davvero di tutto, e quest’ultima una mia ipotesi”
I TEMPI DELLA RISTRUTTURAZIONE – “I tempi per la ristrutturazione del Maradona sono di 20-24 mesi, gli stessi che servirebbero per costruire uno stadio nuovo. Quanto ai costi la cifra è intorno ai 100 milioni. Per costruirlo da zero ci vorrebbero soldi simili, ma poi attorno alla struttura ci vorrebbero una serie di infrastrutture. Rispondo da architetto: per me fare uno stadio moderno con la pista d’atletica sarebbe sbagliato. Io credo che il presidente debba decidere due cose: se mettere le mani sul Maradona e come metterle». Una precisazione importante che lascia capire come De Laurentiis difficilmente mollerà il Maradona, ubicato dentro una zona strategica, contornato da adeguate zone di collegamento. Se ne saprà di più entro uno-due mesi, presentando il progetto al sindaco corredato da uno studio di fattibilità economico-finanziario.
Per la pista di atletica, prende corpo l’ipotesi che trapela da palazzo San Giacomo, d’inserirla nel Parco Urbano di Bagnoli, costituito da 200 ettari, precisando così: “Nell’ottica di dare vita al parco urbano che tornerà di proprietà del Comune una volta terminato il commissariamento».
Fonte: Il Mattino