Calzona si iscrive al casting: Il tecnico ha conquistato squadra e De Laurentiis. Tutti gli altri pretendenti

Un anno dopo l’estate turbolenta e surreale, De Laurentiis s’è messo ancora e di nuovo a riflettere: la scelta dell’allenatore gli apparterrà per intero, come le responsabilità che ne derivano.

L’agenda è ricca, con varie suggestioni del passato: Antonio Conte, ad esempio, con cui ha un rapporto privilegiato, intenso, frontale, al quale riconosce (giustamente) autorevolezza e spessore che spingono ad ignorare l’eventuale difesa a tre;

poi Stefano Pioli, con il quale ebbe modo di dialogare una decina di anni fa e che è rimasto – per stile, sobrietà e preparazione – una idea;

poi Vincenzo Italiano, l’esponente della nouvelle vague che l’ha impressionato; e infine, ma semplicemente perché si sono conosciuti (molto) bene adesso, Francesco Calzona.

 

Tutto quello che si sapeva nella vita da secondo del suo attuale allenatore è emerso e prepotentemente in queste due settimane e alla preparazione – non solo della fase difensiva – è stato aggiunto altro, una personalità che ha dato un senso al tentativo di rimonta che rimane complicato, una specie di missione impossibile. Il Napoli ha undici finali, le ha chiamate così Calzona, la prossima è con il Torino, che vale come testimonianza di una volontà feroce di provarci ad oltranza per far qualcosa di enorme. Ricordarsi cosa è stato il Napoli, solo un anno fa con Spalletti, dimenticare gli otto mesi successivi allo scudetto: e allargare la panchina. Perché poi, capitasse l’impresa, Adl si fermerebbe un attimo in più a Castel Volturno per porre (senza porsi) una domanda a Calzona… 

 

Fonte: CdS

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